Il torrone

Il torrone è un prodotto tipico e in alcune località per natale è oggetto di assaggi. I borghi normali a natale diventano luoghi fatati  e incantevoli con le loro bancarelle di torrone. La parola viene dal verbo latino torreo nel senso di abbrustolire e tostare in riferimento alla tostatura delle nocciole  e delle mandorle che contiene. Tito Livio ne parla nei suoi scritti latini alludendo a un dolce con miele albume e mandorle. Secondo alcuni studiosi la prima ricetta fu araba, come mostra l’esistenza di un trattato,  ricetta che la spagna islamica fece propria e il torrone si diffuse poi nella catalogna  e in Portogallo. secondo altri la prima ricetta fu greca. Gli atleti greci   e poi i soldati romani li usavano per il loro contenuto energizzante prima di una attività. In oriente aggiunsero i semi di sesamo In occidente si aggiunse la glassa di zucchero,  il pistacchio, il latte di mandorla, il cioccolato, la crema pasticcera tiepida, noci, arachidi,  frutta secca, scorza di arancia e limone, scaglie di cocco tostate, sciroppo, cacao, pinoli, vaniglia, caramello, fichi secchi,  panna, cioccolato ecc. Esistono molte varietà per palati raffinati. All’inizio era una prelibatezza per ricchi. Nel cinquecento Valencia divenne il centro di produzione principale della Spagna. In Sardegna nel seicento sorsero laboratori artigianali e banchi di ambulanti che nelle sagre vendevano torroni con noci e miele. Nel veneto si diffusero torroni teneri con solo due ore di cottura.

Anche all’estero esiste una notevole varietà di torroni. In Perù si usa quello con acqua di rose,  anice, e miele. A Portorico quello con sesamo, cannella in polvere , succo di limone e caramello e semi di girasole. Nelle Filippine si usa il cioccolato, l’amaretto, le meringhe, il cocco, il marzapane, il caramello e  la frutta candida, arachidi bollite, sciroppo di banana e zucchero di canna e cialda bianca.

A Cuba si usano delle barrette alle arachidi, ci sono anche a forma di pagnotta e con solo zucchero di canna.

L’industria del torrone è fiorente in tutte le parti del mondo. La ricetta è pratica. Per riciclare torroni avanzati basta fare dei semifreddi.

 

Ester Eroli

 

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