La pianta bocca di leone

La pianta bocca di leone deve il suo nome alla forma della sua corolla. I primi a coltivarla furono i greci, ed era molto conosciuta al tempo di Nerone. Fu studiata nel dettaglio da un botanico francese. Si diffuse in Europa nel seicento, apprezzata per il suo colore vistoso. In alcune zone è detta bocca di lupo. E’ originaria del mediterraneo, si trova anche in nord Africa, in Marocco, sud della Francia, Turchia, Siria, Spagna, Carinzia, sud Italia e Alpi , Portogallo, Anatolia, zona dei Carpazi. In Italia ci sono molte sottospecie. Il fusto è legnoso, i fiori ermafroditi, la corolla tubolare, ed ha quattro stami. La fioritura avviene fra maggio e settembre. I semi a forma ovale sono molti. Il frutto di forma ovoidale sembra una capsula, l’impollinazione avviene per il vento e per insetti lepidotteri. Di rado è una pianta spontanea, di solito viene coltivata. Preferisce le zone aride e sassose, anche di montagna, soleggiate, i terreni umidi con silicio, i sentieri, il clima temperato, sopporta temperature poco sotto lo zero. Esistono molte varietà decorative anche se gli studiosi individuano due categorie principali. Esistono vari colori fucsia, bianco, giallo, purpureo, bicolore, screziato, rosa, lavanda. la pianta nelle zone fredde è annuale, perenne nelle altre. I fiori sono a forma di spiga. Le foglie verde scuro sono a spirale lungo lo stelo e possono essere di due tipi. Può arrivare ad essere abbastanza alta. Si coltiva in vasi nei giardini con scopo ornamentale usando i semi. Si adatta a climi diversi. Esistono più di quaranta specie diverse, in Portogallo ci sono varie sottospecie che amano il terreno umido. In Toscana e  Liguria predomina la specie gialla spesso spontanea. Si può coltivare in serra. La semina avviene in Maggio. In vaso si possono piantare fino a tre piante insieme. la potatura avviene in primavera per stimolare la fioritura. La concimazione è rara, e il concime deve essere organico con azoto, potassio, rame, fosforo. Si può usare concime liquido sciolto in acqua. Il terreno deve essere ricco di humus. La irrigazione deve essere regolare, e avviene anche con acqua piovana. Non ama i ristagni umidi se no le radici marciscono. Può essere attaccata da parassiti e allora meglio usare lavaggi  e insetticida e dal ragno rosso che succhia la linfa in questo caso meglio prodotti specifici e mantenere il suolo umido.  Le giovani piante possono venire attaccate da muffe grigie che deforma le foglie e crea macchie marroni, ma molte varietà sono resistenti alle muffe e alla ruggine. Meglio riparla dal gelo con foglie secche, paglia, copertura sintetica isolante. E’ una pianta che sopporta la siccità ma non ama molto i terreni secchi.

I fiori e le foglie sono usati in medicina per combattere ulcere, ulcere alla bocca,  gli infusi sono antinfiammatori e si ottengono con la essiccazione di foglie e radici, i semi a forma di teschio di morto sono usati in cosmesi anche come coloranti. La pianta è utile per eritemi, scottature, ulcera.

 

Ester Eroli

 

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