Il dente di leone

Il dente di leone è una pianta che si chiama tarassaco nome greco che significa rimedio allo scompiglio, alludendo alla sua capacità di rimettere in sesto il corpo. La pianta erbacea è nota come cicoria selvatica della famiglia delle asteracee, molto nota agli antichi che la chiamavano soffione. La pianta perenne ha grosse radici, può arrivare a 30 centimetri di altezza, le foglie sono oblunghe con i margini dentati come le fauci di un leone di colore giallo oro, ha cinque stami, i semi sono lanuginosi, ama il clima temperato ma può arrivare fino a duemila metri,  ama gli spazi aperti, le zone soleggiate e poco ombrose, i terreni incolti, accetta vari tipi di suolo, fiorisce in primavera e i fiori sono quasi sempre gialli. le radici contengono acido linolico e vitamine Bi e E. L’impollinazione avviene con insetti pronubi e il vento. E’ una pianta anche spontanea e si trova nei prati, nelle zone di pianura, ai bordi delle strade, nei sentieri e può avere carattere infestante.

Ha molte proprietà salutari ed è usata per le cure di bellezza.  Aiuta la digestione, il fegato, combatte il colesterolo, la ritenzione idrica, la cellulite, stimola la diuresi, aiuta la pelle anche se l’abuso provoca dermatiti. Non deve essere usata in allettamento e in gravidanza, e in caso di ulcere, gastrite, calcoli. Nei rimedi popolari era usata come miele perché cristallizza facilmente. le foglie e le radici si usano per tisane curative e decotti, le radici essiccate sono vendute in polvere o filtrate. Viene coltivata in vaso per le sue proprietà terapeutiche le infusioni sono usate in fisioterapia. Combatte gli spasmi intestinali e l’epatite, i problemi di bile ed è anche un blando lassativo. Si coltivano molte varietà specie in Sicilia, Piemonte  e Liguria dove è usata per fare ripieni in cucina. Il suo uso in cucina è diffuso. I boccioli sono messi sotto aceto e sotto olio al posto dei capperi, i fiori sono fritti in pastella, le foglie lessate e condite. Si mangia anche cruda con aceto e guanciale specie in Carnia, e i fiori sono usati per sciroppi e gelatina. Le radici tostate servono per fare il caffè simile a quello di orzo e di cicoria. Le foglie e i petali sono usati insieme con le spezie. Si fanno zuppe, risotti, insalate miste con i petali colorati, torte salate. Le foglie sono lessate o ripassate in padella con aglio. le foglie morbide sono mangiate crude. Si usa tale pianta per antipasti, contorni e risotti mescolata con verdura di stagione.

Negli ultimi tempi è usata la sua immagine per tatuaggi di effetto con una chiara valenza simbolica. ha il significato di leggerezza, fiducia, speranza, e rimanda alla innocenza della infanzia.

 

Ester Eroli

 

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