Nell’aria si sente una melodia, un suono che ci riporta agli anni sessanta. Già dalle prime note veniamo catapultati di getto nel mondo musicale del passato. Il disco che ascoltiamo è particolare, nessuno ha mai cantato con tanto impeto e passione. Ascoltiamo il disco proprio il primo febbraio, un giorno funestato dalla morte di Mario Zelinotti. I giornali se ne occupano poco, qualche trafiletto ricorda come al festival di San Remo cantò in coppia con Little Tony “cuore matto” nel lontano 1967, e successivamente nel 1969 Bada Bambina, canzoni di successo. Ci stupisce come l’evento passi quasi sotto silenzio. In fondo è vero le sue canzoni non sono conosciute dai giovani. Ma invece molti le hanno conosciute pur essendo nati dopo. Non hanno conosciuto solo le più famose, quelle cantate anche da Little Tony per intenderci, ma anche le altre. Ci colpisce la canzone “un colpo al cuore”, “una ragazza come te”, “piccola”, “dove andranno le nuvole”, ma soprattutto “tu cuore mio”, presentata al disco per l’estate, e naturalmente il suo capolavoro, che molti ignorano, che molti non sanno, Cammelli e Scorpioni. La canzone in questione Cammelli e Scorpioni venne presentata per la prima volta al festival delle rose nel 1966. Una signora riuscì a riconquistare il suo amore grazie a questa canzone. Il suo amore tornò sui suoi passi, fu commosso dalla dedica della canzone che diceva: “questo è quello che tutte le notti sogno io da quel giorno che mi hai detto addio”, “mentre muoio penso a te”, “ torna indietro amor non far così sento che mi fai morire”, “alzo verso il cielo le mani per invocare la pietà”, la canzone termina con le parole “torna da me”. Questa canzone romantica ha fatto anche innamorare moltissime coppie nelle balere di allora. Zelinotti è uno di noi, nato in un paese come Marino, nei castelli romani, è cresciuto in modo semplice senza tanti artifici, senza boria. Ha iniziato in un festival locale, quello di Ariccia, che sponsorizzava giovani talenti. Dopo una fase di successi , dopo varie partecipazioni al Cantagiro, a un disco per l’estate, dopo numerose esibizioni dal vivo, si è ritirato per sempre dalle scene lasciando un vuoto. Ogni volta che saliva sul palco per cantare probabilmente la sua timidezza veniva messa a dura prova. Negli ultimi tempi si esibiva con lo pseudonimo di Sonny Bianco. Le nuove generazioni non lo conoscono minimamente e nessuno, neppure i media, cercano di farlo conoscere. Sicuramente Mario Zelinotti non ha cantato invano. La signora anziana ancora ricorda il ritorno del suo uomo. Sono dei miracoli che sono la buona musica sa fare.
Ester Eroli