Lewis Sinclair

Lewis è stato uno degli scrittori più amati e controversi degli Stati uniti. Nato nel Minnesota dove è sepolto nel cimitero, ha viaggiato molto nel mondo fino a soggiornare a Parigi e Roma dove è morto per le conseguenze dell’alcolismo nel 1951. Scrittore e drammaturgo di successo è stato insignito del premio Nobel nel 1930. E’ stato premiato per la sua sagace descrizione della società capitalista americana e dei tipo di americano medio in uno stile agevole, leggero, comprensibile  e ironico. Aveva iniziato da bambino a leggere molto ed a avere un diario. Dopo essersi laureato a Yale cominciò a scrivere racconti su personaggi tipici e poesie romantiche, e storie su donne emancipate.

In molti scritti, specie i primi, usò uno pseudonimo. Solo dopo uscì allo scoperto con il suo vero nome. Dopo aver sposato una giornalista ebbe un figlio che fece l’attore.

I suoi romanzi sono squarci sui difetti essenziali della società americana legata ai valori capitalistici e non umani, ricordiamo Babitt del 1922, sangue reale, una donna emancipata, avventure al  Canada, il figlio di Giuda, qui non è possibile, opera d’arte.

Egli realizza un quadro saliente della provincia americana, borghese, conservatrice, meschina, legata allo status del denaro che mira alla raffinatezza ridicola attraverso riti quotidiani. le sue descrizioni eccentriche di certi ambienti rivelano uno scrittore senza conformismi. Il mondo arido degli affari viene analizzato nei suoi tratti salienti. Ogni classe ha una sua linea di condotta e nessuno devia. ogni giorno si ripetono gli stessi gesti monotoni, ogni giorno si ripetono le stesse frasi, ci si attiene allo stesso copione, si va in chiesa, si fa beneficienza, si parla di politica per farsi vedere preparati, si difendono le apparenze. Chi si oppone al conformismo e alla vita borghese viene additato, respinto dalla società deriso, abbandonato, criticato. Pochi hanno vaghe ispirazioni ad evadere perché sanno delle conseguenze pur volendolo. le ribellioni sono soltanto intime. i suoi personaggi soccombono sotto il peso della vita borghese, sfuggono alla lotta e non manifestano il loro disgusto per certi valori, criteri di giudizio e imposizioni. Si adeguano alle esigenze di una società che sanno di non riuscire a migliorare.

 

Ester Eroli

 

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