L’ultima sperimentazione dei Within Temptation: The Unforgiving

The Unforgiving. Questo il titolo dell’ultimo album della metal band olandese denominata Within Temptation. Sono passati quattro anni dalla pubblicazione del loro penultimo album, The Heart of Everything, album in cui la band ha cercato fortemente da un lato di tornare alle origini, alle influenze folk presenti nel primo album, Mother Earth, e dall’altro ha cercato di evolversi, creare nuove sonorità e forse, perché no, una musica metal più “personale”.

E allora, cosa si può dire di questo nuovo album? Beh, innanzitutto stiamo parlando del primo Concept Album realizzato dalla band. Le canzoni formano una storia, basata sui fumetti di Steven O’Connell. La storia è quella di una certa Mother Maiden, una potente medium che offre la possibilità di salvezza e redenzione alle anime perdute che hanno colpe da espiare. Mother Maiden le rievoca, affidando loro incarichi che le libereranno dalla colpa. Questa la trama dell’album, composto in tutto da 12 brani più 2 bonus track.

Abbiamo visto la trama, ma i commenti? Sul web ho letto di tutto e di più: commenti positivi e negativi, adulazioni e imprecazioni. Ci tengo a precisare che noi italiani siamo fatti così: se un cantante un gruppo esce appena dagli schemi della musica che ha prodotto in 15 anni di carriera, ce la prendiamo. In questo caso però è diverso, i Within Temptation hanno sempre sperimentato e in questo album si sono lanciati in un’impresa piuttosto ben riuscita: la fusione tra il metal e la musica elettronica anni ’80 (forse il periodo di maggior produzione di fumetti, o per lo meno quello in cui loro si dedicavano a questo hobby). Direi che i loro sforzi sono stati premiati: l’album che ne è uscito è davvero una bomba. Credo sia inutile recensire ciascun brano singolarmente, del resto ognuno di noi ha i suoi gusti personali. Posso solo dire che in questo album troviamo davvero di tutto e di più: un introduzione lenta e “inquietante”, come alcuni l’hanno definita sul web, brani power metal come In The Middle of the Night e Iron, abbiamo anche un brano quasi totalmente “anni ‘80”, ovvero Sinead. E non bisogna dimenticare le ballate, che sicuramente i Within Temptation non potevano scordare, a parer mio una più bella dell’altra, inserite con i titoli: Fire and Ice, Lost, in cui la Den Adel si lancia in una perfetta interpretazione di dolore straziante e Stairway to the Skies, che chiude degnamente l’album. Nell’insieme risulta un album piuttosto veloce e incalzante, lontano però dalle scene gothic dell’album precedente, anche se i Within Temptation hanno optato per il mantenimento dei cori, a parer mio non necessari, tranne, forse nelle ballate. È un album questo sicuramente più orecchiabile e commerciale, ma non per questo dev’essere scartato. I within Temptation sono una band in continua evoluzione! E finchè possono, fanno bene a sperimentare. Chi l’ha detto che bisogna fossilizzarsi sui soliti ritmi e sul solito genere?

E i testi? Come al solito Sharon Den Adel e compagno ce l’hanno messa tutta, partorendo molti testi degni di nota, quasi poetici (parlo soprattutto delle ballate) ma anche un paio di lyrics non riuscite molto bene, secondo me. Un esempio? Faster. Testo troppo ripetitivo. Fortunatamente la musica aggiusta tutto. Non mi ha entusiasmato nemmeno il testo di Murder, ma ripeto, sono gusti personali. Una canzone che invece ho apprezzato molto, fin da subito, per tutti i suoi elementi (torno ad escludere le ballate, quelle è ovvio che le abbia apprezzate subito! J sì, anche la dolce e melensa Fire and Ice), dicevo, la canzone che subito ho apprezzato è A Demon’s Fate. Perché? Non lo so, mi ha trasmesso subito qualcosa, non so dirvi cosa, non lo so spiegare, semplicemente ha fatto nascere in me dei sentimenti particolari. Forse anche perché è la prima canzone che ho ascoltato, nell’album. Lungi da me ascoltare la tracklist di un album in ordine! No, parto sempre dal titolo che maggiormente mi attira.

Conclusioni. Quali possono essere le conclusioni? Un album degno dei Within Temptation, che dopo 15 anni di carriera hanno deciso di rimettersi in gioco uscendo dagli schemi e creando un sound completamente nuovo, almeno per loro. Testi capaci di scendere nel cuore, scavare sentimenti, riesumare emozioni. Ovviamente il tutto va gustato non solo attraverso l’album, le musiche e la voce di Sharon den Adel (che da un’interpretazione perfetta in tutte le canzoni), ma anche attraverso i fumetti che usciranno nell’arco di tutto il 2011 e i mini-film che potete tranquillamente trovare su youtube.

In quanto a me, non vedo l’ora di essere a Milano, il 17 ottobre, per provare in modo ancora più intenso le emozioni che già provo ascoltando l’album.

Guarda su Youtube: Within Temptation – Faster Music Video

Chiara