Privato

Nel nostro paese molte questioni pubbliche vengono gestite male o con poca attenzione.  Spesso non si agisce rapidamente e i ritardi pesano come un macigno sulla resa. Molti intellettuali, studiosi tentano di fare i capi senza avere particolare competenza. Allora si cerca a tirare avanti senza troppo entusiasmo. Su tutto pesa il sistema delle raccomandazioni, del clientelismo.

In questo modo sempre più italiani si rivolgono a  servizi gestiti dai privati. A cominciare dalla sanità, le persone preferiscono andare in cliniche gestite da privati o da clan familiari irritate dalla sanità pubblica.

In altri contesti ci si rivolge alla polizia privata, agli investigatori privati, al noleggio privato di bus e aerei, auto, agli stessi taxi privati. Molti si azzardano a scegliere i privati anche per le cose di poco conto. Alcuni casi archiviati dalla polizia sono stati ripresi in mano dai privati e risolti.

In molte città italiane, poco attrezzate,  dove si è verificata la neve all’improvviso  in pieno inverno  i comuni hanno pensato bene di togliere i mezzi pubblici e i taxi dalle strade ingombre di neve e mai pulite. I cittadini al lavoro sono stati costretti a ricorrere se volevano tornare a casa a taxi privati, magari provvisti di telefono e aria condizionata, che in tempi normali vengono utilizzati da varie categorie di persone impegnate. Certamente il costo è stato elevato. Ogni cittadino desidererebbe avere sistemi pubblici più efficienti. Il privato certo dovrebbe rappresentare l’ultima spiaggia non la scelta prioritaria.

Uno stato non dovrebbe consentire scarsi servizi pubblici carenti di molte cose. Forse la burocrazia dovrebbe essere ridimensionata e in certi casi soppressa in via definitiva.

 

Ester Eroli

 

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