RISERVA DELLO ZINGARO

A nord di san Vito lo Capo,a 45 km da Palermo,  troviamo il parco naturale dello Zingaro un camminamento a piedi di notevole fascino che viene costantemente messo in sicurezza per vari motivi, che è aperto al pubblico alla modica cifra di cinque ero dalle 8 alle 1800 tutti i giorni, tre euro per i piccoli . Il percorso in sentieri è sia marino che terrestre ed è ricco di cale naturali. Ci sono in verità due entrate dove si paga il ticket, una di san Vito lo Capo e quella di Cuperio. Ai visitatori, cui è consigliato un abbigliamento adatto con scarpe da scoglio e attrezzature marine, viene fornita all’ingresso una mappa dettagliata. Si possono seguire tre sentieri, il primo sulla costa, il secondo sulle colline e un altro più interno e montuoso. Il fascino sta proprio in quel paesaggio misto di mare e monti. Le calette e le spiagge sono sette. Le piante sono quelle della macchia mediterranea ossia aleppi, fichi d’india, rosmarino, ginepro, mirto, orchidee selvatiche e piante endemiche della Sicilia. Tra gli animali troviamo cinghiali, conigli, daini, civette, ricci, volpi, donnole, cavallette, pipistrelli, mantidi, lucertole, rettili, ramarri, uccelli, vipere, molluschi e conchiglie, rapaci, falchi, gheppi ecc.

Si tratta della prima riserva naturale regionale istituita nel 1981 vicino al golfo di Castellamare. E’ importante per il suo parco archeologico e per le tracce di insediamenti preistorici.

Il sentiero più facile e suggestivo è quello costiero di 17 km visitabile in due ore . Composto di palme nane, grotte, scogliere, nicchie ecologiche, piscine naturali baie, aree protette, rifugi aree pic nic , musei, lido con ciottoli, sentieri ripidi . L’habitat naturale consente gite in barca e trakking. Si trova anche un parcheggio ma è possibile parcheggiare comunque agevolmente. La cala più bella è quella detta della Disa.

La cala del varo presenta un paesaggio di roccia scavata con un mare dalle tonalità verde smeraldo. La cala Baretta presenta una discesa scavata nella roccia con spiagge piene di ciottoli. La cala marinella presenta persino una scalinata e una caverna nella roccia fra gli scogli, con grotte primitive. La cala dell’ozzo ha ghiaia bianca e mare smeraldo e strada più piana. La cala tonnarella ha ampie spiagge di ciottoli bianchi con una scalinata nella roccia.

IL nome deriva da alcuni insediamenti gitani del passato

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