SALOME’

Maria Salomè risulta vissuta nel primo secolo. Secondo la tradizione scritta e orale fu una delle assidue discepole di Gesù, probabilmente moglie di Zebedeo e madre di Giacomo e Giovanni. I vangeli la descrivono ai piedi della croce insieme a Maria e Giovanni. Fu lei a cospargere di olii il corpo di Gesù prima della sepoltura e di balsami odorosi in base all’usanza locale. Fu lei che insieme a Maddalena e Maria la mattina di Pasqua trovò il sepolcro aperto e vuoto per la resurrezione di Cristo. Secondo un altro filone della tradizione fu anche la suocera di Simon Pietro. Anche i vangeli cosidetti apocrifi la nominano più volte con una certa frequenza. Il suo culto sopravvisse nel Medioevo quando si credeva a una leggenda diffusa sul suo conto, suffragata da alcuni scritti,  ossia che lei insieme ad altre donne fosse stata arrestata in quanto cristiana e seguace di Cristo, e poi sarebbe scappata su una nave insieme ad altre per approdare in Provenza. Sul luogo dell ‘ approdo in Francia esiste una chiesa a lei dedicata dove riposano le sue reliquie. Dal villaggio sarebbe partito il suo culto e la fama di miracoli.

Esistono varie tradizioni e versioni  mutate nel tempo e dai popoli. Le sue ossa sarebbero state ritrovate dopo un segno di un vescovo  italiano che avrebbe visto persino una tibia insanguinata.

Nella Ciociaria, a Veroli, in provincia di Frosinone nella cattedrale a lei dedicata  si trova la scala santa e le sue reliquie che sarebbero arrivate con san Biagio. L’urna con le spoglie  sarebbe appartenuta a un ricco pagano poi convertitosi al cattolicesimo che l’avrebbe donata alla chiesa. In una preziosa teca si troverebbe la testa e le braccia. Salomè è ricordata nel calendario il 24 aprile. La scala santa di Veroli è composta di dodici gradini e l’undicesimo racchiude le reliquie della croce di Cristo.

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