San Camillo de Lellis

Camillo de Lellis era nato in Abruzzo, dove è considerato patrono insieme a san Gabriele, da una famiglia benestante della piccola aristocrazia abruzzese. Sua madre lo diede alla luce a sessanta anni e lo lasciò orfano a soli tredici anni. Suo padre era un ufficiale al servizio della Spagna.

Camillo pigro e rissoso, ebbe una giovinezza avventurosa. Suo padre lo avviò alla carriera militare che dovette interrompere per questioni di salute. Si curò a Roma dove divenne inserviente dell’ospedale ma venne poi licenziato. Dopo la morte del padre divenne un vagabondo soldato di ventura. Venne assunto in un convento dei cappuccini. Dopo la conversione divenne presbitero. Fondò la congregazione dei clerici regolari volti all’assistenza dei malati di cui divenne direttore   sotto la guida di san filippo Neri. L’ordine venne approvato da papa Sisto V e si diffuse in molte città tra cui Genova, Napoli ecc.

Curò i malati nella carestia che colpì Roma nel 1590 specie nell’ospedale san Giacomo. Insieme a san Giovanni di dio è considerato patrono universale dei malati e degli infermieri. E’ patrono anche della sanità militare. LA sua veste è nera con una croce rossa sul petto.

Proclamato santo da benedetto XIV, morì  a Roma nel 14 luglio  1614. La reliquia del suo cuore si trova nel suo paese natale. E’ venerato nella chiesa di santa Maria maddalena a Roma essendo stato ospitato nel convento della Maddalena. Un francobollo gli è stato dedicato. E’ famoso anche per i suoi scritti come il testo della riforma ospedaliera.

La leggenda vuole che sua madre fece un sogno premonitore in cui suo figlio era seguito da una folla di persone con una croce sul petto. Sogni premonitori li fece anche santa Monica sul figlio sant’Agostino. I sogni premonitori spesso avvengono in certe circostanze.

 

Ester Eroli

 

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