Santa Giulia Billiart, una santa sconosciuta

Santa Giulia Billiart, una santa sconosciutaCon il passare degli anni alcuni quartieri si spopolano. La popolazione locale tende a diminuire per molteplici cause. In generale come sappiamo sono diminuite le nascite, non si trovano inoltre appartamenti a buon mercato, magari in affitto, per le nuove coppie di sposi che si sono formate e che quindi si trasferiscono altrove, i giovani prediligono zone residenziali fuori la città. Nei quartieri restano le persone anziane le uniche che contribuiscono a perpetuare certe tradizioni e certi ricordi. Ci sono chiese dedicate a santi che per i giovani sono dei perfetti sconosciuti. Nessuno si sforza di ricercare il nome di quel personaggio storico, che poi, per vari motivi, è divenuto santo. A via Filarete a Roma troviamo una semplice cappella, che funziona come una succursale, che è dedicata a santa Giulia Billiart. La chiesa, progettata da Ernesto Vichi nel 1987, ha una semplice entrata con tre porte ed è illuminata da finestre munite di vetrate policrome. Ci colpisce sicuramente la cappella del sacramento, la statua lignea del Cristo risorto, l’organo a canne che si trova a destra del presbiterio e comprato nel 1990 da un privato a spese della chiesa. Giulia era una religiosa francese morta a Namur in Belgio e fondatrice della congregazione delle suore di Nostra Signora. Fu proclamata santa da Paolo Sesto. Le prime suore della sua congregazione sono arrivate a Roma negli anni trenta e si sono sistemate nell’antica Villa Certosa sulla via Casilina a Roma. Villa rimasta disabitata per più di dieci anni. Essendo straniere hanno avuto il problema della lingua ma poi dopo l’impatto sono riuscite a realizzare una scuola dove vengono preparate le bambine per la comunione. Nel 1931 in una ex scuderia hanno aperto la prima scuola materna. Nel 1932 hanno costruito la scuola danneggiata nei bombardamenti del 1943 e poi ricostruita con l’aggiunta di un nuovo piano. Nel 1946 le suore hanno aperto la prima scuola media per ragazze. Nel 1977 si è aggiunto il liceo scientifico grazie all’interessamento dei padri Cavanis. Oltre all’attività educativa le suore di Namur sono impegnate nella catechesi e nelle associazioni formative, ricreative e culturali. Il complesso scolastico possiede anche degli attrezzati impianti sportivi e ludici. Per molti anni nei mesi estivi sono stati ospitati i bimbi più poveri della zona.


 

Ester Eroli

 

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