Telefonate erotiche

Negli ultimi tempi siamo arrivati a una nuova frontiera del sesso, ossia l’uso di telefonate erotiche che garantiscono divertimento e eccitazione. Il sesso al telefono è divenuto una moda, una mania molti ne sono divenuti esperti per lunga pratica. Ci sono club, centri, agenzie che si interessano a dar vita a questo tipo di divertimento erotico che consente di sfogarsi. Si evitano contatti per paura, per autodifesa e ci si trincera dietro un telefono fisso o cellulare. In questo modo si evita la scelta del posto giusto,  di usare ciglia finte, tatuaggi, di sorridere, di confessarsi, di mostrare sentimenti e comprensione, di toccare, di fare occhiate languide, di depilarsi . Nelle telefonate tutto è studiato, si usano parole ad effetto, nomignoli eccitanti, parole dolci, diminuitivi, termini brillanti, parole volgari, termini immorali, paragoni sexy, si passa in rassegna la commedia sexy con magari una musica di sottofondo appropriata. Al telefono non si deve lottare, non si deve pregare o fingere, non si deve parlare d’amore di stabile relazione. Si usano sospiri, frasi insulse, descrizioni audaci. Si naviga nel mare puro della volgarità. Si ripassano le scene di film  e le battute. alcune volte le telefonate sono interrotte per riprendere dopo, l’eccitamento è prolungato, rateizzato, spinto all’infinito. Con il telefono si superano ansie, frustrazioni, paure. Non si è costretti ad usare biancheria sexy, accessori. Tutto può essere superato. Si può guarire da complessi e frustrazioni

Con le telefonate non c’è ovviamente l’ansia di prestazione, si può benissimo fingere, fingere un orgasmo, fingere sentimenti, fingersi diversi da quello che si è realmente. Si possono raccontare frottole, fingersi degli audaci playboy o delle donne fatali.

Anche le telefonate erotiche danno dipendenza, ci sono persone che corrono a casa per praticarle di nascosto. Sono pratiche semplici e solitarie. Rispecchiano la nostra società che ha dato vita a un nuovo tipo di amore quello solitario, individuale, egoista dove con l’altro ci si rapporta poco e niente e solo quel tanto che basta per il raggiungimento immediato del piacere, ma è ovviamente un piacere fisico mai dell’anima.

 

Ester Eroli

 

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