Un mare diverso

Gli spirti liberi di solito amano d’estate avventurarsi in spiagge incontaminate, libere, selvagge. Difficilmente scelgono gli stabilimenti balneari, pieni di gente. In Italia e all’estero ci sono numerose spiagge libere.  Molte le troviamo a Nizza, in Sardegna dove a sud del golfo di Orosei, si trova la spiaggia Cala Luna, così chiamata per la sua forma di luna, nota per la sua atmosfera selvaggia e libera. Altre spiagge libere le troviamo a Palinuro vicino Salerno, a San Vito lo Capo in provincia di Trapani, a Follonica dove troviamo spiagge di sabbia fine ben attrezzate.  Nelle spiagge libere magari è anche possibile avere vicino tutti i comfort come bar, ristoranti, giardini, negozi. La scelta viene fatta da tutte le persone che non amano le regole, le costrizioni, la disciplina. Di solito negli stabilimenti vige il sovraffollamento e ognuno è costretto ad accettare di restare al suo posto, al posto assegnato. Un disagio notevole negli stabilimenti è dato dalla presenza di vicini molesti, di bambini vocianti, di genitori assillanti, di vecchietti arzilli. Nella spiaggia libera si può scegliere di posizionarsi dove si vuole e eventualmente cambiare sito. Si può portare tutta l’attrezzatura per il mare ossia gommoni, pinne,  ecc.  naturalmente ognuno sceglie la tipologia di vacanza che più gli si addice, in base anche al proprio budget. Infatti anche il portafoglio incide sulla scelta del luogo. Le spiagge libere vengono preferite e prese d’assalto anche perché garantiscono un risparmio. Il costo del lettino e dell’ombrellone negli stabilimenti balneari si è raddoppiato negli ultimi tempi. Molte famiglie non  possono permettersi più questo lusso.  Passare anche un solo giorno al mare come pendolare è diventato proibitivo. I prezzi sono lievitati. Spesso le spiagge libere sono separate dai stabilimenti da uno squallido steccato, che delimita due umanità contrapposte, due realtà, due facce della stessa umanità. Non è raro imbattersi in vezzose ragazze in bikini pronte a guardare dall’alto in basso chi si trova dall’altra parte della steccato ossia nel luogo della spiaggia libera. La discriminazione viene vissuta sulla pelle anche e soprattutto dai bambini.  Lo steccato, il recinto delimita le aree del ghetto e nel ghetto ci sono persone normali che per varie ragioni, non necessariamente economiche, hanno fatto una scelta di libertà. Gli sguardi raggelanti delle persone degli stabilimenti, specialmente donne, sono demoralizzanti. In fondo ognuno è libero di fare la propria scelta. Ogni tanto si può anche scegliere un mare diverso.

 

Ester Eroli

 

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