Visite specialistiche

Negli ultimi tempi  si nota un aumento considerevole delle visite specialistiche. La gente preferisce rivolgersi a uno specialista sia pubblico che privato, a seconda delle tasche, piuttosto che al dottore di famiglia. Tutti vogliono fare dei consulti dagli specialisti segno evidente che non sono pienamente soddisfatti del medico di famiglia. Di solito quest’ultimo ha molti assistiti e quindi molti impegni e situazioni da seguire, quindi spesso ha delle dimenticanze. Non ricorda i farmaci che prendiamo, si sbaglia nel commissionare le analisi. I medici di famiglia sono distratti, veloci, superficiali a malapena ascoltano le nostre parole. Vivono in un mondo tutto loro dove noi entriamo di striscio. Siamo solo un numero, un nome di un elenco non esseri umani dotati di intelligenza. Abbiamo la sensazione di essere trascurati. Alcuni ci vogliono imporre di andare dai loro amici medici, di prendere dei farmaci indicati dalla case farmaceutiche, ci suggeriscono l’uso di macchinari costosi per le terapie in casa . Noi non rispondiamo male per paura di offendere, non ci mostriamo in disaccordo . In alcuni casi manca proprio la comprensione, la compassione. Molti addirittura si mostrano borioso e superbi, perché hanno la  laurea sono dottori, vorremo dirgli che anche i pazienti talvolta sono laureati non incolti e rozzi come pensano loro. Molti si sentono grandi, insuperabili. Ci sono quelli che puntualmente prolungano le ferie in occasione dei ponti e si assentano lasciando sostituti digiuni di tutto, che non sanno nulla del nostro quadro clinico, che non sanno gestirsi neppure in occasione del decesso di un paziente. Se un paziente muore mentre il medico è in ferie dopo costui  quando rientra non si preoccupa minimamente di fare le condoglianze alla famiglia. E’ solo un numero, una casella che è scomparsa dall’archivio del pc, non un uomo o una donna con le sue aspirazioni e sogni. I pazienti devono subire pure gli sbalzi di umore del medico, subire i suoi rifiuti. Se un paziente è depresso e si cura la depressione viene deriso, guardato come appestato. Molti medici portano i figli nella sede magari appena laureati per introdurli nel giro, e anche i figli sono superbi, tracotanti, scostanti, parlano solo di feste, discoteche, viaggi. In alcuni casi eccezionali i figli lavorano insieme ma i figli sono peggiori dei padri, dietro la loro rispettabilità si nasconde e annida la superbia, si comportano come se i pazienti fossero carna da macello. Molti medici appena arrivati a uno studio si mostrano benevoli, dicono che possiamo chiamarli al cellulare in qualsiasi momento per le emergenze ma poi dopo una volta insediati se telefoni si arrabbiano o non si fanno trovare, il telefono squilla a vuoto. Di solito sono presenti prima di natale e pasqua per prendere i pacchi dono dei pazienti, allora sono gentili e sorridenti. Se devono fare un certificato dicono subito a brutto muso che è a pagamento come se uno non lo sapesse e volesse togliere qualcosa. La maggior parte dei medici non risponde alla nostre domande, cambia argomento o fa delle ironie. e dulcis in fundo non ama visitare i pazienti. Molti medici sono restii a visitare i pazienti e si limitano a ordinare analisi, medicine e a fare ricette. Molti si recano dal medico di famiglia solo per fare le ricette. Ci sono anche medici di famiglia bravi che se sanno che un paziente sta male si recano nella sua abitazione all’improvviso per sincerarsi personalmente dello stato di salute del soggetto. In passato tutti i medici di famiglia facevano in questo modo, ora sono rari. L’arrivismo ha contaminato anche questa categoria che un tempo era innocente. Il denaro, l’avidità corrompono le coscienze.

 

Ester Eroli

 

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