Donne della letteratura

donne-della-letteraturaLa letteratura, specie del passato, ha fatto vivere nei suoi romanzi delle donne dotate di fascino speciale ma proprio per questo fascino perdute. Nella signora delle camelie opera di Dumas, Violetta è una donna di mondo che ama gli abiti eleganti, le feste, gli invitati. Spesso ha dei protettori che la mantengono. L’opera ha ispirato la Traviata di Verdi. Violetta alla fine muore di tisi sul suo letto mentre fuori impazza il Carnevale. Nel romanzo di Zola Nanà è una ragazza di bassa estrazione sociale costretta ad assistere al disastro economico della sua famiglia. Il successo al teatro la rende un attrice famosa. Dopo l’attività teatrale diviene una cortigiana che passa il tempo a dilapidare il patrimonio dei suoi amanti. Il suo successo in società le assicura fama e notorietà, persino un cavallo da corsa famoso viene chiamato con il suo nome.  Anche lei muore di vaiolo in una squallida camera d’albergo. Lady Roxana  nel romanzo di Defoe è una spregiudicata cortigiana che passa il tempo a imbastire tresche di ogni tipo. Roxana muore in miseria, completamente povera, dopo aver conosciuto i piaceri della ricchezza, imprigionata per debiti. Nel microcosmo di queste donne si capisce che esiste solo la vanità, la voglia di lusso e denaro. La loro condizione le espone al giudizio altrui, le spinge a vivere nel compromesso. Solo il destino le punisce per i loro bagordi e il loro vizio. Dopo l’esaltante euforia di una vita piena subentra bruscamente la fine. Queste donne perdute si risvegliano dal sogno con l’amaro in bocca. Nella vita sono state inseguite da molti uomini. Come mostrano questi romanzi tutti gli uomini vogliono queste donne sensuali e a loro non importa se sono di tutti. Vogliono vivere anche loro un amore sensuale. Stranamente gli uomini preferiscono queste donne. Anche ai giorni nostri ci sono donne perdute, alcolizzate, senza pudore, senza cultura, che amano perdutamente solo il lusso. Gli uomini continuano anche oggi a perdere la testa per loro. La differenza rispetto al passato è che nessuno le addita, le giudica. Inoltre anche il destino sembra aver voltato le spalle alle brave ragazze. L’impressione è che le ragazze selvagge sono quelle che hanno maggior fortuna. Di solito hanno mariti devoti, lavori ottenuti facendo moine. Le brave ragazze si sentono sempre più escluse dal banchetto della vita e della felicità. I tempi moderni hanno una diversa concezione del vizio.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.