ZIBELLINO

Nella classificazione di Carlo Linneo lo zibellino è chiamato Martes Zibellina un mammifero della famiglia mustelidae. Originario probabilmente dell’Asia è diffuso nel nord Europa, in Russia, Cina, Canada, America, Giappone dove la specie ha macchie nere sul corpo. Ha le zampe grosse e robuste, la testa conica, le orecchie grandi, il pelo fulvo con riflessi azzurri fino e morbido, la coda che può arrivare a misurare dodici centimetri. In alcune sottospecie troviamo animali con macchie anche alla altezza della gola marroni o sfumate. Il colore è bruno, marrone chiaro o scuro, rari sono quelli bianchi e color panna. Simili alla martora possono anche accoppiarsi con lei per far vita a esseri ibridi di vario tipo, rispetto alla martora hanno orecchie più lunghe. Ci sono molte variazioni e sottospecie frutto di incroci. Con zibellini della colorazione bruno dorata si fanno ottimi manicotti. Il mantello in inverno è più fitto, lungo e compatto, più morbido per questo nel medioevo veniva cacciato in inverno. Ora in numerosi paesi la caccia è proibita, la specie è protetta in quanto in via di estinzione,

L’animale vive nei boschi specie di conifere, presso fiumi e foreste, come tassi ama stare vicino agli alberi con radici. Marca il territorio espandendo un odore particolare. Sono più attivi e rapidi al tramonto e si arrampicano spesso. Amano vivere pure fra cedri e abeti rossi.

Sono onnivori si nutrono di bacche, frutti, ghiande, pesci ma anche di topi, civette, scoiattoli ecc. Vengono mangiati da tigri, lupi, gufi, aquile, volpi. Possono arrivare ad avere sette figli per cucciolata.

La pelliccia morbida e costosa era molto usata nel passato fra i nobili russi, inglesi. La moda in Italia la introdusse Isabella d’Este che portava stole e mantelle rifinite pure in oro zecchino. Nei ritratti di molti nobili è presente in quanto simbolo di fertilità e fecondità. Nel ventesimo secolo si fecero vere pellicce e in Russia si incrementò la esportazione.

Ora la caccia è proibita e si tenta in tutti i modi di proteggere la specie che sta divenendo sempre più rara.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.