Ridere degli altri

Ridere degli altriViviamo in un mondo altamente selettivo dove conta soprattutto il look, l’aspetto fisico. Allora vediamo donne che ricorrono al chirurgo estetico, uomini che si tingono i capelli come attori di teatro. Tutti devono essere senza difetti e per questo ognuno tende a valorizzarsi sempre più. Molti si trasformano al punto che solo gli occhi restano riconoscibili e in alcuni casi nemmeno quelli, visto che ci sono bellissime lenti a contatto colorate e colliri che ingrandiscono gli occhi e mascara che rendono lo sguardo più profondo. L’aria modesta genera disgusto. Giovani fatui si lasciano contaminare da queste tendenze e vanno a caccia solo di emozioni. Gli uomini anziani stessi si rifanno il contorno occhi per avere uno sguardo più dolce, donne anziane si rifanno il seno provocando in noi un senso di pietà visto che le lancette dell’orologio girano comunque e il tempo passa inesorabile. Tutti vorrebbero ritornare al passato, all’età della gioventù. Le donne specialmente, anche le più tranquille, si lasciano andare a vaneggiamenti sulla possibilità di rifarsi. Molte si rifanno sul serio considerandolo un passatempo innocuo. L’importante è essere notate a prima vista. Le réclame, le riviste sollecitano certi comportamenti. Allora quelli che si ritengono perfetti passano il tempo a criticare gli altri e a ridere di loro. Si apre bocca senza riflettere. Si ride dello zoppo che passa per strada, dell’adolescente con i brufoli e l’apparecchio ai denti, della signora con l’auto in panne, del rubacuori che è stato respinto, della anziana con la calza smagliata, delle zitelle dal carattere difficile, dei giovani illusi, delle persone che vanno alle spiagge libere . Ogni occasione è buona per ridere, per additare per la strada. Si ride della donna matura che veste abiti classici e che magari in primavera non indossa ancora i top, quelli che normalmente si indossano a luglio. Il riso appare subito sui volti maliziosi dei presuntuosi. Si lanciano insulti e parole insensate persino dalle auto. Per una sorta di sadismo si tormenta l’handicappato, il muto, il sordo. Le donne brutte vengono maltrattate dalle altre donne, dagli uomini che con loro non si mostrano certo galanti. La prova lampante della meschinità di un uomo sta tutta in quel suo sorrisetto ironico davanti a una donna non bella. Si prendono in giro anche le donne nomali che non sono né belle né brutte, sono solo colpevoli di non avere una bellezza rassicurante e vistosa. Si prendono in giro anche le ragazze timide considerate poco divertenti. Tutto quindi dipende dalla opinione altrui. Anche le persone più intelligenti si lasciano condizionare da queste risate. Allora la donna matura non indossa più le camicie classiche a fiori e i tailleur, i ragazzini si tolgono l’apparecchio ai denti. Anche il cervello più lucido cede alla maldicenza. Restiamo sbalorditi davanti ad alcune opinioni espresse da giovani nei confronti di anziani. Deliberatamente e imprudentemente provochiamo la sofferenza, la tristezza degli altri. Ci complichiamo la vita e provochiamo ferite aperte agli altri. Vorremo forse che gli altri siano come noi, disposti a uniformarsi ai nostri gusti. Ogni giorno forniamo agli altri dosi di veleno. Investiamo sugli altri solo per deriderli. I perfetti ogni tanto, in modo accidentale, cadono vittime del loro vizio e si rammaricano quando qualcuno ride di loro. Ognuno del resto ha i suoi punti deboli. E’ incredibile come si sia sempre qualcosa di cui ridere degli altri, senza comprendere. Mettersi nei panni degli altri sarebbe più giusto.

 

Ester Eroli

 

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