AMARONE

L’amarone è un vino rosso passito secco non dolce. Si produce nella provincia di Verona e nella zona del lago di Garda al confine con la provincia di Vercelli e coinvolge comuni come Fiumana sant’Ambrogio ecc.

Il nome venne imposto e trovato nella primavera del 1936  da una cantina sociale di Arbizzano che ne fece l’etichetta, anche per distinguerlo dal rosso dolce . Tutto avvenne per caso quando fu rinvenuta una botte lasciata indietro dal vago sapore di mandorle amare che fece esclamare al proprietario che il vino era un amarone. Questa cantina produceva sia il bianco che il rosso. Del vino ne parlarono celebri umanisti e illuministi anche stranieri. Molti sono i scritti e i documenti in cui si parla di questo vino costoso e prelibato. La vera commercializzazione con esportazione si ebbe nel 1938. La produzione massima si ebbe negli anni cinquanta per volontà di molte e famose cantine sociali. Nel 1968 il vino fu definito doc e si produssero ben quattro tipi diversi. Il vino adesso viene esportato anche in America e verso la sua zona di produzione si fanno tour  enogastronomici da parte di affermate agenzie turistiche. Le cantine si scatenarono nella produzione begli anni venti di questo secolo.

I vigneti interessati sono prevalentemente quelli collinari, più rari di pianura che necessitano di una irrigazione costante e equilibrata. I vitigni, alcuni aromatici, sono Rondinella, Corvina, Molinara a bacca rossa.

Il vino è di colore rosso granato, con un odore deciso, profumato, dal sapore vellutato come di amarena. Può arrivare a 17 gradi come gradazione alcolica. Si coltiva nei fondovalle riparati dai monti Lessini. Il vitigno ama il clima mite, non piovoso e suoli di origini vulcaniche. Il clima e il terreno sono importanti. Si può trovare anche fino a 500 metri di altezza.

Il vino pregiato necessita di una lunga fermentazione che può arrivare a trenta giorni.

La raccolta avviene ad ottobre. Si parte da una selezione accurata delle uve. Poi c’è la fase dell’appassimento che dura 129 giorni. ‘uva viene pigiate e fermentata. Poi si mette in cassette di legno o di plastica traforata in locali arenati anche con aria condizionata e controllati periodicamente e con macchinari specifici. L’ambiente non deve essere umido. La stagionatura serve pure per eliminare le muffe. L’invecchiamento parte da un minimo di due anni a un massimo di quattro. Esistono vari tipi, il più famoso è quello detto classico.

Si può usare per fine pasto, con salumi e formaggi e con carne tipo selvaggina, spezzatino, arrosti vari, prosciutto.

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