Barbarano, necropoli etrusche

Barbarano, necropoli etruscheA soli trenta km da Viterbo sorge Barbarano, un centro esistente dall’età del bronzo, di stile medioevale con due distinte cinta murarie, della prima restano poche tracce . Il paese ospita uno dei più importanti musei archeologici che racchiude reperti della vicina necropoli rupestre di san Giuliano come il ceppo a forma di obelisco. La necropoli, frutto di scavi archeologici dell’ottocento, è essenzialmente di epoca etrusca e arcaica , con poche testimonianze di epoca romana. La zona abitata già nella preistoria, nell’età del bronzo e del ferro, vide un insediamento abitativo etrusco che si sviluppò dal VII secolo ac fino al III dc che fu poi abbandonato per il nuovo sito dove sorge Barbarano. La necropoli venne per un periodo persino abitata e alcune tombe vennero riadattate, alcune di esse si mutarono in case, magazzini, forni. La necropoli si trova inserita in un’area naturale, in un parco ricco di vegetazione, ben curato detto appunto Parco degli Etruschi. Un tempo rifugio anche di monaci eremiti. Il parco si estende per due km nella macchia mediterranea e racchiude piante, valli, costoni, colline, gole, acque ed è caratterizzato da più ingressi. Nella fitta vegetazione si possono ammirare facciate di tombe rupestri, tombe a pozzo, tumuli, tombe di tipo ellenico di un periodo più tardo, grotte artificiali con pitture sacre, a dado, a semidado, a dato finto, a tetto, a porticato, a doppio spiovente, a loggiato, a camera semplice, a camera doppia con vestibolo, con gli altari funerari dove si conservavano le ceneri del defunto. Il parco mostra l’evoluzione nel tempo della architettura funeraria etrusca che tende alla totale semplificazione. Nel sito troviamo mostrate varie tipologie tombali e anche un tipico bagno romano con una piscina scavata nel tufo e poi grotte . La tomba più maestosa è quella detta della regina con camera doppia risalente probabilmente al V secolo. Le pitture nelle parete e i graffiti e le incisioni appaiono scoloriti. Nel parco troviamo inserita anche la chiesetta romanica di san Giuliano, con tre navate e tre absidi , dove avvenivano i rituali funerari nel medioevo. La chiesa fu costruita con i materiali scartati da opere romane e etrusche.


 

Ester Eroli

 

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