Il borgo di Sacrofano

A pochi km da Roma, alle pendici del monte Musino,  su un terreno prevalentemente tufaceo sorge Sacrofano, il cui primo nucleo si sviluppò intorno alla chiesa di san Biagio. Il nome è avvolto nella leggenda, secondo alcune fonti deriverebbe da sacrum fanum in riferimento al culto sacro del santuario del monte Masino. Secondo altre fonti deriva da scrofa, una scrofa compare nello stemma del centro. L’origine è etrusca. Nel medioevo vide la proliferazione di pievi rurali e di grotte per il riparo di uomini e bestie allevate. La madonna della grotta è famosa per i suoi miracoli, dove troviamo un affresco direttamente sul tufo, voluta dalla famiglia Baldassarri. I siti archeologici hanno riportato alla luce mosaici e fortificazioni medievali, tracce di vita etrusca.

La chiesa principale di san Biagio è una opera dell’alto medioevo, ristrutturata, con un soffitto a cassettoni dorati e una tela raffigurante il miracolo del santo. Sulla chiesa di san Giovanni Battista medievale si hanno poche notizie, ad una navata racchiude le reliquie di san Giustino e il ritratto di sant’Emilio protettore dei terremotati, infatti viene mostrato con un borgo in mano.

Tra le manifestazioni più caratteristiche troviamo il palio della stella una rievocazione storica in costume che si svolge per diversi giorni in settembre e la sagra delle pappardelle al cinghiale che avviene ad ottobre.

La zona è famosa per l’artigianato, la produzione di tufo giallo  e l’allevamento di cavalli. I turisti possono noleggiare cavalli e fare passeggiate e noleggiare anche montain bike per gustose scorribande all’aperto. Ci sono in zona molti maneggi e circoli ippici. Gli escursionisti possono percorrere perfette piste ciclabili nella natura.

 

Ester Eroli

 

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