I giovani d’oggi

I giovani d’oggiI giovani d’oggi, nipoti e figli dei figli dei fiori, si fanno largo nello stretto imbuto selettivo delle opportunità. Nuotano a vista dei bagnini sondaggi per la curva di una rivista, mista di argomenti.

Eventi da non perdere per non perdere i venti delle mode. Modi di diventare ed inventare ad essere al passo coi tempi, coi giovani a spasso senza esempi.

I giovani d’oggi sanno l’inglese perché in questo paese mancano i soldi per le spese. Conoscono la tecnologia perché premere una tastiera per salutarsi suona meglio di una stretta di mano, che non porta certo lontano, ma solo certe infezioni. I virus fanno paura. Possono bloccare il profilo di un’identità appesa ad un filo.

I giovani d’oggi finiscono gli studi ed una laurea diventa una carta di risposta alla domanda sempre posta. Ma chi sono io? E adesso è chiaro, scritto nero su bianco, con tanto di titolo e rotolo di pergamena, che fa scena. Sono un laureato disoccupato!

I giovani d’oggi non hanno preso i ceffoni e non hanno rispetto per chi li educa e ancora ha nel petto le cicatrici e nel sedere i calcioni. Sono mammoni e stanno tanto a casa di chi da casa è fuggito.

I giovani d’oggi non hanno speranza, ma solo una stanza con manifesti di cantanti e rivoluzionari agli arresti. Pensieri imprigionati per chi in prigione è finito, perché non ha pensato abbastanza.

I giovani d’oggi scoprono l’amore per caso. In un motore di ricerca che li guida alla scoperta di quel che si può fare sotto una coperta.

I giovani d’oggi vanno ai cortei dei partiti, partiti con le buone intenzioni ai rodei dell’ipocrisia. Prima i lamenti del lento crescere del paese e poi invecchiano nei parlamenti. Seduti e sudati a sedare la maggioranza degli elettori che fanno loro opposizione. Pensione obbligata per chi, almeno per una legislatura, riesce a star seduto senza far niente.

I giovani d’oggi cercano fortuna nelle scommesse, per poi scoprire che le messe dei preti sono più proficue ed innocue di certe reti di gioco. Fanno fuoco per l’alta posta, ma non danno la corrispondenza supposta.

I giovani d’oggi si sentono traditi e non sanno dove sbattere le corna. Non sanno dove andare. Se andare a scuola a drogarsi, in strada a prostituirsi o in casa a spararsi.

I giovani d’oggi sono ormai cresciuti. E da piccoli si sono fatti grandi.

E adesso hanno tutto chiaro: i piccoli non erano loro.

 

Santi Germano Ciraolo

 

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