L’ipertimesia, scopriamola insieme

L’ipertimesia, scopriamola insiemeIn passato ogni famiglia aveva più figli e di solito i parti avvenivano in casa. I figli non sempre erano controllati da punto di vista della salute, alcuni sintomi, alcuni comportamenti dei pargoli erano sottovalutati, non inquadrati nel loro giusto modo. I figli magri erano considerati gracili e spinti a mangiare, salvo poi scoprire in tarda età di essere dei cardioepatici nati. I figli irrequieti erano considerati vivaci salvo poi scoprire nel tempo la loro schizofrenia. Negli ultimi tempi l’attenzione verso certi fenomeni dell’infanzia si è evoluta. Si è gettata luce su una particolare sindrome che colpisce molti più bambini di quanto si creda, è chiamata ipertimesia, una sorta di super memoria che consente di ricordare nei dettagli episodi del passato in modo del tutto involontario, soprattutto di tipo autobiografico e personale, ma anche episodi pubblici di rilievo. Per una leggera alterazione del sistema nervoso centrale il soggetto sviluppa una notevole memoria autobiografica superiore a quella degli altri, un eccesso del ricordo di eventi passati, sia privati che pubblici. Sono ricordi banali che emergono subito in automatico senza essere stati evocati. La memoria in questione è però quella inutile. Il soggetto ossessivamente ha la mente distrutta dai ricordi. Questa anomalia celebrale è un disturbo che è stato studiato solo di recente, ed è stato classificato come un leggero autismo. Il soggetto appare introverso, amante della solitudine e dell’isolamento, del ritiro interiore, indifferente, legato solo al suo mondo, capace di evitare lo sguardo degli altri, resistente al cambiamento, passivo, capace di autolesionismo. Inoltre può subentrare ansia e aggressività, ripetizione di gesti, capacità di calcolo e doti musicali. Il soggetto affetto da questa sindrome ha difficoltà a organizzare il futuro, a praticare lavori manuali. I bambini piccoli spesso dialogano con personaggi inventati. Questa memoria eccezionale non aiuta molto nello studio e i soggetti in questione hanno risultati normali e mediocri a scuola. L’eccesso di ricordi fa sì che non vengano dimenticate offese, maltrattamenti con conseguenze sul comportamento verso gli altri. Il soggetto non comunica con gli altri in modo adeguato perché ricorda il passato. Di solito i bambini di questo tipo nascono con poco peso corporeo, hanno disturbi del sonno, ossessività, interessi culturali. Il disturbo è innato ma può dipendere da anomalie genetiche e metaboliche, da carenze della vitamine D nella madre, da fattori ereditari e ambientali o da semplici anomalie celebrali. Il problema di questi individui è quella di chiudersi nel loro guscio. Per combattere questo fenomeno è necessaria una diagnosi precoce, ma anche dei rimedi immediati. Quando vediamo dei comportamenti anomali dei figli bisogna subito intervenire e non lasciare passare del tempo prezioso. Certe degenerazioni se non si possono curare si possono arginare con terapie mirate, magari frequentando uno psichiatra, uno psicologo o un neurologo.

 

Ester Eroli

 

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