L’uso degli ex voto

Il voto, come tutti sappiamo, è una promessa fatta a Dio. La promessa è vincolante per chi la esprime. In ogni culto religioso troviamo varie forme di promesse. Esse rappresentano una sorta di patto con Dio, un rapporto di fiducia reciproca. Si tratta di un’offerta a Dio molto precisa, che si deve mantenere perché non si può ingannare Dio o la divinità. Un cambiamento nei propri propositi rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di Dio. Chi fa un voto deve essere saldo nella propria volontà  e deve avere con Dio un rapporto speciale, di confidenza, di comunione. Il voto deve essere una cosa umanamente possibile, non si può promettere a Dio l’impossibile. La promessa, il voto di solito vengono fatti in forma privata. Nella tradizione popolare con il voto si intende promettere  a dio qualcosa in cambio di una grazia particolare. Il voto può consistere in un pellegrinaggio, nella visita di un santuario o la deposizione presso una chiesa di un ex voto in argento, in oro ecc. La promessa può essere fatta anche in forma pubblica, anche se è più rara. Questa forma è disciplinata dal diritto canonico. Nella Bibbia ci sono molti esempi di voto o di semplici offerte a Dio. Il voto serve a rafforzare la fede, la volontà di agire bene nel futuro. Rispettando il voto significa dichiarare apertamente la propria fede in Dio, senza mezzi termini. Spesso i voti riguardano anche i Santi, come San Antonio, Santa Rita ecc. In certi casi si parla di suggestione e molti non credono in queste pratiche. Il voto tuttavia è come un giuramento che merita rispetto e non può essere considerato una cosa da poco. Nel voto ci troviamo davanti a un impegno serio. Pensiamo ai voti di povertà, castità, e obbedienza dei sacerdoti. Dopo il noviziato i consacrati emettono i voti religiosi. Più semplicemente in seguito a un voto una persona può farsi tagliare i capelli, smettere di fumare ecc.  In molti santuari troviamo le pareti colme di ex voto, pensiamo  a Lourdes,  alla madonna del Divino Amore a Roma, al santuario di San Gabriele in Abruzzo. Le pareti appaiono completamente ricoperte di cuori d’argento, di quadri dorati ecc.  Certamente le persone coinvolte sono milioni. Il santuario di Lourdes in particolare ha le pareti ricoperte di vari tipi di voto.  Evidentemente un fondamento di verità deve pur esserci, milioni di persone non possono essersi impazzite all’improvviso. I tantissimi ex voto ci fanno pensare, riflettere.  Il rapporto con il soprannaturale è complesso, personale ma dentro ognuno di noi c’è una luce che brilla: quella dell’anima.

 

Ester Eroli

 

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