AMBROSIA

American common ragweed ( Ambrosia artemisiifolia ) causing allergy

Si dice che gli dei si nutrissero di nettare e ambrosia, una bevanda dolce fatta probabilmente di acqua, miele e alcol. Un aroma molto dolce, dal sapore fruttato come di mango e albicocca, pera e melone. Una specie di vino liquoroso molto stimolante. Molti non conoscono l’ambrosia e pensano che sia una bevanda di fantasia. L’ambrosia, il cui nome significa immortale in greco forse in riferimento alla sua resistenza,  è una pianta che può essere sia annuale che perenne. La sua origine è americana, si trova soprattutto in sud America. Si trova in zone climatiche temperate come Asia, Canada, Balcani, Svizzera, in Italia si trova nella pianura padana, in Piemonte, in Umbria e Molise  nelle Alpi ed esistono cinque specie spontanee. Si trova di solito sulle rocce, nelle scarpate, nei terreni incolti, aridi  e sabbiosi, nelle distese erbose, nei cantieri, nelle massicciate delle ferrovie, nei prati asciutti e soleggiati, negli argini dei fiumi, ai bordi delle strade, nelle macerie  e nei ruderi, persino nei terreni coltivati nei giardini . Si tratta di una pianta naturalizzata che dato che emette molti granuli pollinari è causa di allergie in primavera. E’ spesso cibo di molte specie di uccelli. La pianta si trova fino a 300 metri in zone collinari non in alta montagna. Può arrivare a due metri di altezza e assumere la forma di arbusto o cespuglio o siepe . Ha un notevole spirito di adattamento.

Ci sono ben trenta specie ma molte sono considerate infestanti specie per le coltivazione di soia e girasole.  Comunemente sono ridotte a due tipi. Le foglie possono avere varie forme, lineare, ellittica, ovata ecc. lo stelo è unico. L’ovario ha un solo ovulo. I frutti sono scuri e spinosi. Alcune specie hanno il fusto peloso con varie ramificazioni. La fioritura si ha fra maggio e luglio. Le radici sono legnose. Può essere colpita da un potente coleottero.

L’infuso di foglie è utile per i crampi addominali, febbre, dolori mestruali, vomito, stitichezza. Si usa per prodotti onomatopeici.

Spesso viene confusa con altre piante. Molti giovanissimi non la conoscono.

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