Il cannibalismo ieri ed oggi

La parola cannibalismo viene da Colombo che parlò di tale pratica che avveniva nelle Antille e nei Caraibi. Quando ci si riferisce alla vendita, commercio di carne umana e quando si parla di nutrimento di carne umana si parla di antropofagia. Negli animali è una pratica diffusa, dovuta a competizione o scarsità di cibo, a problemi di proteine  come avviene per le api, i ragni, gli scorpioni, i volatili. In alcune specie come i cani e le farfalle, i pesci può accadere che la madre mangia i cuccioli specie quelli imperfetti.

Nelle tribù antiche era una pratica diffusa per ragioni religiose e di appartenenza a  un gruppo, e per credenze radicate. Si credeva che mangiare embrioni umani garantisse la gioventù, che mangiare un cadavere o le sue ceneri garantisse la possibilità di assumere le qualità positive del defunto. Nei rituali antichi magici la carne veniva mangiata cruda o cucinata. Nelle culture primitive si ricorreva al cannibalismo in casi di carestia. Solo per alcune culture era esempio di disagio mentale. Sono stati ritrovati molti resti nei siti archeologici di tale pratica. Oltre all’incesto era diffuso anche il cannibalismo. Alcuni popoli per screditare e accusare gli altri popoli di inciviltà li accusavano di cannibalismo. Nell’antichità si faceva persino la macellazione delle interiora e lo scorticamento dei cadaveri. Nei riti funebri di personaggi illustri si toglievano alcune parti del corpo come il fegato che veniva mangiato in segno di rispetto e onore. In alcuni casi si mangiava il fegato dei nemici rivali fatti prigionieri. In Brasile e America e in Australia il cannibalismo accompagnava riti satanici propiziatori. I guaritori usavano organi umani a cui si attribuivano poteri magici e di guarigione. In particolare il fegato e il cervello e i feti avevano proprietà curative. In Cina e Cambogia si usava mangiare il fegato dei nemici uccisi in battaglia come atto punitivo. i prigionieri venivano sventrati vivi e il fegato cotto alla brace. In Tanzania e nel Sudan i nemici venivano mangiati. Alcuni organi erano essiccati al sole e venduti come medicinali. Ai bambini nelle pratiche magiche veniva fatta bere la bile. In India si usava mangiare carne umana per interrompere il ciclo delle rincarnazioni e nelle carestie dove era meglio di topi e rospi. Negli archivi russi ci sono testimonianze di queste pratiche barbare in occasione di carestie. I bambini venivano venduti, uccisi, spellati e spacciati per carni animali. In siberia venivano cucinati i deportati. Alcune leggende vogliono che durante la prima crociata gli eserciti mangiarono adulti bollini, bambini allo spiedo. In Indonesia è sempre esistito un commercio di carne umana che è considerata più ricca di proteine e più digeribile tanto da creare nell’organismo dipendenza.

Ai nostri giorni si conosce il cannibalismo nel Marketing quando un prodotto commerciale fagocita un altro e quello delle alterazioni mentali. Per il  resto tutto sembra appartenere al cinema e alla letteratura horror, alle serie tv .

Ci sono stati dei casi di persone malate di mente, di incidenti aerei che hanno costretto i sopravvissuti a nutrirsi dei cadaveri dei compagni di viaggio, di uomini che hanno sezionato il corpo della amata e lo hanno divorato.

Ancora oggi il cannibalismo è più diffuso più di quanto si creda, specie nelle pratiche legate all’occultismo.

 

Ester Eroli

 

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