La pianta di calendula, di cui si sa ben poco sulla sua origine, probabilmente nata in Persia o in Marocco, con le foglie allungate di colore verde brillante , è una erbacea con il fusto generalmente ramificato. Preferisce le zone assolate o esposte a sud e i terreni con poco acido.
Il nome deriva dal latino calenda, che significa ricorrenza mensile, infatti la pianta fa dei fiori color arancio una volta al mese a partire dall’estate fino a fine novembre. La rifioritura è quasi sempre regolare.
La pianta, di cui esistono anche esemplari più selvatici, è usata per decorare giardini e terrazze, si adatta fino ai 600 metri di altezza. Può venire attaccata da funghi e parassiti.
Essiccata, come farina può essere usata anche come decotto per vari disturbi come cicatrici, infiammazioni, ulcere, dolori mestruali. Si dice che regolarizzi il ciclo. E’ utile anche per allergie e ustioni e per l’acne della pelle. Gli impacchi aiutano le pelli arrossate. In erboristeria ci sono molti prodotti che sfruttano i poteri della calendula.
In Liguria vengono coltivati molti esemplari.
Ester Eroli