Cerimonie funebri

Le cerimonie funebri sono sempre più particolari e hanno subito nel tempo una trasformazione graduale. Ora sono più frettolose, meno sentimentali, meno ricche di lacrime e di abiti scuri. In passato a dominare la scena c’erano fiori, ghirlande, abiti neri, bottoni neri sui cappotti e sciarpe, baci e abbracci di rispetto, chiese addobbate e decorate. Ora al centro dell’attenzione spesso ci sono ragazze con accessori vistosi, gambe nude, trucco lucido  e perfetto come per un varietà, occhi truccati pesantemente, abiti succinti dai colori sgargianti con motivi floreali che attirano gli sguardi degli uomini. Le cerimonie funebri familiari che diventano uno show, uno sfoggio di auto di lusso, denti bianchi perfetti di porcellana, di bugie. Le donne si danno ai pettegolezzi come fossero a una festa, lanciano frecciate, buttano fango su parenti e amici, mostrano le loro unghie laccate . Le discussioni sono piccanti, non si fermano neppure all’arrivo del feretro anzi si scatenano di più. Si tendono trappole, si parla per metafore. Non si indietreggia neppure davanti ai parenti stretti del defunto. Tutti si lasciano influenzare dall’atmosfera. Le donne malevoli non esauriscono mai gli argomenti.

Negli ultimi tempi si nota una altra usanza, un altro costume. Alcuni parenti e amici si presentano solo ai funerali dei parenti più ricchi, più pieni di incarichi. Ai parenti ricchi si concede la propria presenza, il proprio mazzo di fiori, la propria compostezza. Si omaggiano soprattutto i parenti più in vista, ossia quelli che hanno incarichi pubblici, politici, sociali, sindacali. Si fanno le condoglianze in presenza solo ai parenti più in vista quelli che si sono fatti valere che hanno fatto strada, che sono conosciuti nella comunità, nel quartiere, nella città, nel paese, nel mondo. Se un parente è povero, ha una macchina vecchia, stenta ad arrivare alla fine del mese non conta, si può fare a meno di andare al suo funerale. Invece al funerale di un ricco meglio farsi vedere, si potrebbe avere bisogno del suo aiuto, del suo intervento miracoloso negli affari pubblici. Ai poveri basta un semplice biglietto con due parole scarne di condoglianze come se il cuore dei parenti fosse di cotone invece che di carne come gli altri. Un povero non si deve dispiacere ma nella vita reale lui non ha avuto peso e quindi il suo funerale deve essere fatto in silenzio, in sordina. Un povero deve andare via nella mediocrità come è vissuto, nel silenzio. Non è degno di ricevere fiori ricercati,  corone fatte di nastri di seta viola. le cerimonie sono quindi divenute una farsa.

 

Ester Eroli

 

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