Datteri

La parola dattero viene dal greco nel senso di dito in riferimento alla sua forma oblunga e carnosa. E’ una bacca che si ricava dalle palme, dal grande valore energetico. Di solito si trovano nelle oasi di Cabilia una regione dell’Algeria, a est di Algeri,   in Egitto, in Marocco di cui esistono molte varietà e nel nord Africa e in Tunisia ne esiste una specie succosa e pregiata. Si trovano anche in Sicilia e in California anche come piante da ornamento. In Libia viene usato sia essiccato che fresco e da esso si ricava una particolare melassa nutriente usata per giovani e adolescenti.

Il corano vanta i benefici e le virtù nutrizionali del dattero usato per le donne dopo il parto e per rifocillarsi alla conclusione del mese del ramadam. Il dattero contiene vitamina c, vitamine del gruppo B, potassio e calcio, cromo e fibra, glucosio, lattosio e saccarosio. Viene esportato in tutto il mondo. E’ usato come mangime per il bestiame e per fare dei farmaci curativi. Spesso il dattero è soggetto ad epidemie in quanto attaccato da un parassita. Viene annaffiato via area e protetto con dei fertilizzanti. Le palme possono vivere trecento anni e fruttificano a partire dal terzo anno di vita.

In Tunisia, dove troviamo molte coltivazioni di datteri,  ogni anno si svolge il festival internazionale del dattero che vanta molte edizioni. Si svolge nel sud della Tunisia verso fine novembre in una piccola cittadina situata in una oasi antica come mostrano i reperti archeologici . il dattero è il prodotto tradizionale. La sagra del dattero inizia con uno spettacolo pirotecnico e dura tre giorni durante i quali si susseguono varie iniziative come concorsi di cucina, show folcloristici, spettacoli di musica e danza, musica dal vivo, degustazioni, raccolta di datteri a cavallo, esposizioni di oggetti della tradizione locale.

 

Ester Eroli

 

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