DUBLINO

Nel centro di Dublino nel suo cuore pulsante a via Parnell Square  n. 18, troviamo il museo degli scrittori facilmente raggiungibile in bus sfruttando i biglietti cumulativi offerti dal comune ai turisti. Il museo intende promuovere il ricco patrimonio irlandese letterario anche attraverso l’analisi della vita e le opere dei suoi autori più celebri. Il museo è stato inaugurato nel novembre 1991 dentro una villa in stile georgiano ristrutturata di proprietà del magnate produttore Jameson. Il museo raccoglie documenti, lettere, ritratti, fotografie, oggetti personali, curiosità, manoscritti originali, edizioni speciali, traduzioni, opere teatrali, racconti, vecchie edizioni, recensioni, resoconti, articoli di giornale, lettere private a familiari, memorie  relativi a scrittori irlandesi famosi che hanno contribuito all’orgoglio nazionale e sono punto di riferimento delle nuove leve. Sono descritti e raccontati i vari filoni letterari irlandesi. L’idea del museo si deva a un giornalista Maurice Gorham morto nel 1975. L’esposizione permanente riguarda edizioni, ristampe, lettere autografe, programmi teatrali integrati con testi presi da collezioni private.

La storia della letteratura irlandese si dispiega in due sale, nella prima troviamo autori del 600, 700, 800 e nella seconda sala autori del diciannovesimo secolo. Qui troviamo autentiche curiosità come alcune macchine da scrivere usate dagli scrittori, altre curiosità relative alla vita come la notizia che Oscar Wilde prima di dedicarsi alla letteratura faceva il pugile, ci sono riferimenti ai premi nobel Shaw, e Hoeney, troviamo edizioni rare, collezioni speciali, il pianoforte di Joyce, il telefono nero di Beckett., la prima edizione di Dracula di Staker, copie dell’Ulisse del 1930.

Nel museo c’è la biblioteca, l’ufficio amministrativo,  e al primo piano ospita mostre temporanee, mostre di vari artisti, letture e rappresentazioni teatrali.

Poi troviamo la galleria degli artisti, una camera decorata con busti e ritratti di scrittori irlandesi dove compaiono colonne sontuose, stucchi, fregi dorati, dipinti sulle porte realizzati da artisti come Gibson, busti di Beckett, di Yeats, Stephen , ritratti di Grey, Swift. Ecc. il museo organizza anche festival dove sono ammessi anche minori.

Al piano terra si trova un interessante bookshop e un caffè per fare delle pause.

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