FESTICCIOLE

Spesso negli uffici, nei negozi, nei luoghi di lavoro nella pausa pranzo si fanno feste di compleanno, nozze, persino feste per la comunione dei figli, si danno confetti, si fanno fotografie e rinfreschi. All’inizio ci sembra un ottimo diversivo, un modo diverso di consumare il tempo della pausa pranzo, un modo per confrontarsi con gli altri, per chiacchierare in modo spensierato, per fare gli auguri e divertirsi. Vengono fatti rinfreschi sontuosi con varie prelibatezze. Fiduciosi partecipiamo e insistiamo con la nostra presenza. Non dubitiamo neppure per un attimo che ci possa essere falsità e ipocrisia. Le donne di classe si muovono come pantere, ostentando abiti e completi, profumi, gli uomini specie dirigenti compaiono sostenuti e discreti e stentano  a salutare i dipendenti sentendosi superiori. Le donne seminude mietono vittime, e gli uomini sono rapiti e attratti solo da loro. Le ragazze nuove ci appaiono subito superbe e fanatiche, pronte a conquistare la piazza. Tutto sembrano fuorchè angeli. Le segretarie si mostrano altezzose, specie quelle dei dirigenti più quotati. Molti si limitano a salutare e se ne vanno cupi e irritati. Alcune persone si mostrano strane, scocciate.  Ci fanno domande importune, allusioni piccanti. Ci criticano per il modo di vestire. Se non prendiamo nulla ci accusano di non fare onore al rinfresco, se prendiamo qualcosa siamo dei beoni. Se beviamo qualche bicchiere siamo dei gaudenti ubriaconi. Ascoltiamo distrattamente futili conversazioni su abiti, sport, look. Molti ci scaricano e si allontanano. Allora cambiamo registro e ci avviciniamo a quelli più affini a noi che però non ci filano impegnati a fare pettegolezzi. Ci aggiriamo  sperduti, con lo sguardo impenetrabile. Facciamo fatica a stare soli mentre si formano i soliti gruppetti. Le donne ci lanciano sguardi di disapprovazione e di sfida. Alcune rincarano la dose offendendoci in modo palese o velato. Ci arrivano frecciate incaute che ci tolgono il fiato. Ci arrivano punzecchiate che non ingannano nessuno. Sentiamo nitidamente  un clima pesante.  Si fanno paragoni fra i vari rinfreschi. Sentiamo conversazioni sconnesse, critiche persino dei dirigenti. Non mancano quelli che si vantano dei propri successi lavorativi e privati.

Certe feste ci sembrano troppo complicate, lontane dal nostro mondo. Alla fine con il tempo limitiamo le nostre presenze che diventano poi assenze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.