Filippo Smaldone

A via Tor dei schiavi a Roma in un quartiere periferico sorge da anni l’istituto dedicato a Filippo Smaldone. Chi frequenta l’istituto, genitori degli alunni compresi, ignorano chi sia realmente questa figura di uomo.

Filippo Smaldone è stato beatificato da papa Giovanni Paolo II,  e proclamato santo, dopo molte guarigioni prodigiose, da Benedetto XVI nel 2006. Una statua di filippo si trova nello stesso duomo di Lecce.

Filippo era nato a Napoli il 27 luglio 1848, primo di sette figli, da una famiglia benestante. In seminario conduce studi appassionati di filosofia e teologia e diviene presbitero . Si dedica prevalentemente alla cura dei sordomuti, poi dei ciechi collaborando con varie parrocchie . Dopo essere stato a Napoli, a Rossano Calabro, fonda l’ordine delle suore salesiane del sacro cuore.

Mandato a Lecce diventa canonico della cattedrale e direttore di alcune comunità spirtuali. A lecce fonda un istituto per sordomuti sia maschile che femminile  e altri vengono creati a Bari e Roma.

Durante una epidemia di colera contrae la malattia ma si salva miracolosamente per intercessione della madonna di Pompei che invoca ripetutamente. Era stato dato per morto tanto che era uscito un necrologio ed erano state dette messe in suffragio.

Impegnato nella educazione dei sordomuti dimostra la sua anima dedita alla carità.

Muore a Lecce per il diabete il 4 giugno 1923.

 

Ester Eroli

 

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