Assurdità

Nel mondo moderno sembra facile fare amicizia, avere una vita emozionante. Sembra facile cenare insieme, condividere divertimenti, gioie, viaggi. Si può mangiare, pedalare, cantare insieme, anche fare sacrifici insieme a un gruppo. Anche con i parenti è possibile qualche condivisione. La società moderna come per incantesimo è divenuta la promotrice assoluta della comunicazione in generale.

Tuttavia in certi contesti ci si trova davanti ad atteggiamenti che indignano per la verità. Vediamo come la distinzione in classi spinge le persone a stare al proprio posto, a impedire di accogliere certa gente, come gli occhi della gente sono tutti puntati sull’auto in possesso delle persone. La gente non si risveglia dal torpore e porta ancora sul volto vecchie maschere caratteristiche del passato. Nulla è cambiato o quasi.

In questo tempo inquietante molti legami sono faticosi, pesanti, sgradevoli. Non si capito il vero significato della amicizia.

Ci siamo resi conto però che la gente di solito lascia perdere le vite, le persone che valgono che finiscono nella solitudine più tetra. Per una sorta di invidia sociale le persone migliori, dotate vengono lasciate sole, abbandonate, criticate, derise. Alle persone dotate non si da possibilità, non ci si rivolge volentieri, anzi  si guardano con compatimento, non si uniformano alla massa.

Con il loro modo di fare esulano dagli schemi, sono fuori. Per uno scherzo stupido del destino sono ecclissati, derisi. Inevitabilmente nessuno vuole essere amico di una persona particolare, vuole guardarla negli occhi.

Le alleanze sorgono fra gente media, di scarse risorse, di poche pretese, fanno gruppo, vanno d’accordo in modo perfetto,

Le persone dotate di buon senso, di qualità particolari sono respinte, giudicate monotone, fuori moda, fuori tempo. Si occultano le loro doti, si deridono i loro principi.

Nel mondo comandano i più forti, i più audaci non i miti.

Un giorno se il mondo conoscerà una nuova giovinezza potrà apprezzare certe persone che sono silenziose, ma di cuore.

 

Ester Eroli

 

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