FLIPPER

Il flipper è un biliardino elettrico considerato un gioco. E’ nato negli stati uniti anche se alla corte del re Sole c’era un gioco di società che usava un piano inclinato e delle biglie spesso preziose. . Il termine inglese significa piccole pinne in riferimento alle alette esterne che possiede. Il termine è stato poi riadattato in Francia dove il gioco si è diffuso a macchia di leopardo. Si tratta di un piano inclinato con superficie di vetro trasparente con biglie di acciaio con cui bisogna colpire dei bersagli. Il gioco necessita di monete  e gettoni. Il punteggio si ottiene dopo aver colpito una combinazione di bersagli. Negli anni cinquanta si diffuse in locali, bar e stabilimenti balneari. I primi esemplari richiedevano un lancio manuale con una sequenza di  buche e punteggi.

Successivamente si aggiunsero motori elettrici, luci e suoni elettronici. In Italia il primo flipper moderno ricco di congegni si ebbe a partire dal 1954. Negli anni sessanta si diffuse soprattutto in Francia. Negli anni settanta si aggiunse una scheda madre. Negli ottanta si diffuse in tutta Europa. In Giappone si diffuse negli anni cinquanta con un modello senza alette  e si fecero pure gare. Ci furono casi di ludopatia. Il mercato fu invaso da prodotti italiani e americani. Negli anni sessanta ci fu una regolamentazione per evitare il gioco di azzardo. Sono sorti pure giochi affini. Ora il flipper appassiona i collezionisti dato che è stato messo da parte a vantaggio dei videopoker e altri giochi.

Il 18 febbraio 2023 alle ore 11,00 a Narni, in provincia di Terni è stato inaugurato un museo dove sono racchiuse tutte le collezioni di giochi d’epoca. Ci sono macchine di vari periodi. Il museo è sorto per volontà del comune di Terni  e di una associazione privata con il contributo di alcune fondazioni. Lo spazio espositivo è di 260 m2 . Ci sono sei sale tematiche. Il museo si trova al primo piano di una ex scuola elementare Marmore. La prima sala mostra i giochi degli anni sessanta e settanta. La seconda i giochi degli anni duemila. Il museo ha attinto alla collezione donata di Dino Merluzzi morto nel 2014. Nel museo sono presenti molti modelli di varie aziende produttrici italiane e straniere. Ci sono poi quelli virtuali moderni. Nella terza sala avvengono proiezioni di filmati e documentari ed è sala convegni e congressi, sala didattica e di presentazione. Vengono mostrati pure i video giochi. Esiste pure una sala magazzino che racchiude molti reperti. Il museo si è arricchito con donazioni e prestiti. Nella sala didattica si può vedere il funzionamento, studiare le parti meccaniche ed elettriche. Si possono svolgere lavori di gruppo. Il museo è gratuito ma necessita di prenotazione. Anche a Bologna c’è la mostra permanente di flipper e video giochi. Sono apparecchi nati a Chicago negli anni sessanta e settanta. Sono esposti anche modelli italiani degli anni ottanta e duemila.

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