FONDIARIA

Nel 1950 in Italia ci fu una interessante riforma agraria che intendeva ridistribuire le terre ai contadini con la introduzione di specifiche tassazioni sui terreni coltivati e non. In Italia fino al 1947 esisteva una imposta reale, diretta sui terreni che colpiva i proprietari dei fondi, terreni di coltivazione ma anche incolti e quindi senza reddito. Ci si basava sui dati forniti dagli archivi del catasto. Con il tempo si tenne conto anche del valore venale dei terreni non solo della superficie. Erano esenti dalla tassazione i cimiteri, le chiese, i conventi, i beni del demanio., i militari, i magistrati, gli studenti, i docenti universitari, le città franche  Si cercò di fare dei conguagli e di eliminare alcuni privilegi. L’Italia era divisa in nove zone catastali sparse nello stivale. Si cercò anche di rivalutare gli estimi catastali. Si intendeva controllare pure i ricavi. La riscossione era affidata ad esattori inizialmente nominati da una assemblea di contadini e reclutati nelle chiese e nei comuni controllati da supervisori. Il territorio per la riscossione era stato diviso in distretti. Con questa procedura spesso con il porta a porta si pagavano altre tasse. La contribuzione era annuale.

La nascita della fondiaria risale alla Francia medievale. Si chiamava taglia in riferimento alle tacche che si mettevano su un bastone dopo ogni pagamento da parte di analfabeti. Era una imposta diretta sul popolo rurale. All’inizio era saltuaria in base alle necessità poi divenne regolare nel XII secolo e alla fine annuale. Nel quattrocento divenne annuale.  La tassa colpiva il nucleo familiare e veniva imposta a nome del capofamiglia. I proventi erano usati per sostenere gli eserciti. Ogni anno c’era un aumento. Il catasto forniva i dati dei terreni da tassare coltivati e coltivabili. La riscossione avveniva in modo semplice affidata a persone esperte e qualificate che pagavano gli errori con il proprio patrimonio. Erano esenti solo clero e nobili.

Ai nostri giorni il quadro si è complicato. Bisogna ogni volta rivolgersi a un commercialista data la complessità della materia. Spesso avvengono errori grossolani e fastidiosi. Sarebbe opportuno, grazie alla tecnologia, tornare a  una riscossione più diretta, più immediata, più rapida con un sistema più agile e meno farraginoso. Gli anziani specialmente fanno fatica a stare al passo. Chi faceva in passato la denuncia dei redditi da solo ora, data la complessità, è costretto a rivolgersi a specialisti del campo con dispendio notevole di tempo e denaro.

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