Fuori moda

Fuori modaA Firenze esiste il museo della moda, dove si possono trovare capi di abbigliamento delle epoche trascorse, costumi teatrali, del cinema, accessori importanti, abiti di noti stilisti che hanno fatto epoca. Segno evidente che la moda è un fatto di costume, sociale, che dà vita a veri comportamenti collettivi. Nessuno nega la funzione sociale della moda, anche se essa muta nel tempo in modo notevole. Gli abiti rivelano la personalità di chi li indossa. Le donne sono quelle più attente alle evoluzioni delle mode, amano mostrarsi e curare il proprio aspetto. La moda ora non è più un fatto elitario, come qualche volta è avvenuto nel passato, ma di massa. Molti portali online, accessibili a tutti, vendono capi di abbigliamento anche di marca. Ora la moda è divenuta una questione commerciale, un fattore che spinge al consumo. Sono mutate le case di moda, le modelle che sono sempre più sottili e truccate. Aldilà di questo rimane il fatto sconcertante che se una persona non segue la moda del momento viene guardata dall’alto in basso, con disgusto come un appestato, viene accusato di essere fuori moda. Anche se una persona veste in modo classico, normale viene giudicato fuori moda. Specialmente le donne sono spietate nei loro giudizi, che diventano lapidari, categorici, offensivi. Alle donne che vestono in modo semplice, classico allora capita di essere osservate in modo strano dalle cassiere di un bar, dalle commesse dei negozi, persino sugli autobus. Sguardi indagatori di donne, di indifferenza mista a disprezzo degli uomini, che sono abituati a vedere minigonne, pantaloni attillati, vestiti strani e scollati. I completi classici non fanno furore, i colori tradizionali come blu e grigio non accendono di entusiasmo gli animi. In certi uffici non si possono indossare gonne e camicette fiorate, sono aboliti i fiori, i colori forti. Nell’evoluzione del gusto certi abiti normali sono giudicati fuori moda e chi li indossa è guardato a vista. Chi è giudicato fuori moda si sente osservato, a disagio, sotto i riflettori. Le ragazzine soprattutto per la strada guardano con aria canzonatoria, i ragazzini sorridono divertiti. Portare un semplice cappotto è già essere fuori moda, come una camicetta ricamata. Ora si indossano per lo più comode felpe e pesanti giubbini e giubbotti di vario tipo. L’epoca del cappotto sembra tramontata. Eppure fa sempre un certo effetto vedere un uomo o una donna indossare un lungo e morbido cappotto nero magari accompagnato da una candida sciarpa di lana. E’ sempre una sorpresa vedere una donna indossare un lungo abito nero classico, senza fronzoli. Alcuni capi fuori moda spesso sono incantevoli e conferiscono a chi li indossa un’aura di mistero. Non serve quindi guardare con occhi severi chi si vuole distinguere per eleganza e sobrietà. In fondo ognuno è libero delle proprie scelte e non ha il diritto di giudicare aspramente gli altri.

 

Ester Eroli

 

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