Grissini

Il mondo in cui viviamo vive di ossessioni, appare oscenamente legato a schemi preconfezionati dalla moda, dalla cultura, dai moderni stili di vita che nulla hanno a che vedere con il passato. Non sono ossessioni semplici, ma pesanti in grado di fare pressione sulla personalità delle persone, di creare situazioni imbarazzanti, di spingere la gente al suicidio.

In passato le persone robuste, non grasse, erano giudicate normali. Ora invece tutto si gioca sulla esilità. Più si è vistosamente secchi, con le ossa ben in vista, più si è accettati, apprezzati, imitati.

Le ragazze hanno le ossa sporgenti, il viso scarno, la pancia piatta, gli zigomi pronunciati, le braccia esili e sottili soventi ricoperti di tatuaggi. Pensano che la taglia 42 sia enorme. Per rientrare nella categoria magre ci vuole necessariamente la taglia 38. Una con la taglia 44 è brutta., massiccia, inguardabile.  I ragazzi dono snelli, asciutti seguono pure loro diete  dure ai limiti della sopportazione. Gli uomini stessi sono magri, smunti, privi di muscoli, fragili. Tutti i giovani ma non solo, anche quelli attempati, ormai mangiano pochissimo al limite della sopravvivenza. C’è gente che non beve neppure l’acqua perché ingrassa. Alcuni per tutto il giorno bevono solo tè. Ma come fanno a stare in piedi?.

Negli uffici, nei negozi, al bar, nello sport, nel condominio si valutano le persone a peso. Quelli anoressici sono apprezzati, gli altri detestati.  Un persona un po’ in carne è orrendamente grassa e accusata di essere inetta e inutile, fannullona e viene respinta, giudicata antipatica. In ogni ambiente si sentono commenti sulla ciccia che condizionano enormemente. Commenti sgradevoli, noiosi, ripetitivi. Molti si mettono a dieta spinti dal coro anche se non c’è bisogno. Molti rinunciano a feste, a locali per paura di essere tentati a mangiare. Molti rinunciano persino alla colazione, salvo poi svenire in ufficio.  Molti si sentono brutti e grassi pur non essendo vero.  Le persone tarchiate vengono guardate con disprezzo e commiserazione.

La cosa più fastidiosa è quando una donna magrissima dice di essere grassa forse per fare accorgere l’altra che è grassa e obesa. Molti fingono di essere grassi per poter accusare gli interlocutori. Le donne in questo sono molto perfide, infatti se una donna in carne si dimagrisce nessuna amica le fa un complimento tanto per incoraggiarla, ma restano impassibili.

Molte donne vogliono essere rassicurate con complimenti di non essere grasse, il guaio è che vogliono essere confortate spesso, ogni tre secondi.

Per combattere questo logorante stillicidio c’è un rimedio. D’altra parte una persona può oscillare nel peso e non può sempre essere uguale.

In certi casi bisogna scrollare le spalle, continuare la propria occupazione e dare una immancabile risposta in cui si fa presente che la propria metà è ben soddisfatta del proprio aspetto e quindi non si intende mutarlo per nessuna ragione al mondo. Se chi ci ama ci trova gradevoli gli altri si devono accontentare e tacere.

In fondo non possiamo essere tutti grissini pronti per essere cotti e informati.

 

Ester Eroli

 

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