I cattivi consiglieri

Tutti noi conosciamo la vicenda di Rusputin. Era un monaco russo vissuto negli anni della prima guerra mondiale al tempo dello zar Nicola II. Era un contadino di una piccola città della Siberia. Il suo misticismo ossessivo lo portò però ad avere fama di guaritore, di santone. Si fece monaco e in breve tempo crebbero le dicerie su i suoi presunti poteri curativi. La zarina Aleksandra Romanova lo chiamò  a corte per guarire il figlio, l’erede al trono Aleksej affetto da emofilia. Il giovane guarì grazie alle pratiche di Rusputin.  Si dice che facesse parte di una setta segreta e che praticasse l’ipnosi, che cadesse in trance, e andasse in pellegrinaggio sul monte Athos. Entrato a corte riuscì a tessere una discreta rete di relazioni con persone influenti. La zarina si abbandonò completamente a lui dandogli totale fiducia. Molti si rivolgevano a Rusputin affinchè intercedesse per loro presso gli zar. In breve tempo Rusputin divenne potente, ricco, seducente. Molte donne lo circondavano. Famosa fu anche la sua  fama di rubacuori libidinoso. Durante la guerra approfittò dell’assenza dello Zar, che era al fronte, per esercitare un dominio assoluto a corte grazie anche all’amicizia con la zarina, che ormai stravedeva per lui. L’alta società corrotta non apprezzò molto questa figura. Alla fine Rusputin fu assassinato e il suo corpo sicuramente fu bruciato. L’esempio di Rusputin ci fa capire che non dobbiamo farci mai soggiogare dalle persone, specie quelle che all’apparenza si dimostrano amiche e disposte ad aiutarci. Per fortuna il destino interviene sempre e estirpa il male alla radice.

 

Ester Eroli

 

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