Il profumo violetta di Parma

Il profumo violetta di Parma è ottenuto con il ramo esotico della famiglia delle violette, usando fiori di varie dimensioni . la sua composizione risale al sedicesimo secolo. Nel settecento la duchessa di Parma Maria Luigia aveva un orto botanico e si occupava di coltivare piante e fiori. Essendo molto amante delle violette per via anche del colore intenso soleva firmarsi con una violetta . Con l’immagine di questo fiore fece riprodurre quadri, tazze, piatti, ceramiche. Lei stessa elaborò la ricetta per un profumo dolce e attraente, ricetta che rimase segreta almeno fino al 1870, e che diede a un convento di frati per la realizzazione. Poi un imprenditore riuscì a carpire la ricetta e a diffondere il profumo ma solo per le classi elevate. all’inizio il profumo fu riprodotto per i ricchi. Si realizzarono molte confezioni di vario tipo e frutto di incroci mirabili.

La prima piccola fabbrica si ebbe a Parma nel 1916 vantando finanziatori illustri che scommisero sul profumo. Nel tempo sorsero punti vendita a Parigi, a Milano, a Roma. Il profumo si diffuse in Europa con estrema rapidità. Si crearono colonie agrumate,  e persino fazzoletti per uomo con il profumo di violetta. Si crearono nuovi prodotti come candele per la casa, oggettistica, quadri, lozioni, creme, bagno schiuma, saponi, deodoranti, prodotti per la pulizia della casa, prodotti per il corpo.

Spesso la ricetta subì aggiunte  e modifiche. Si crearono essenze con il mirto, il chinotto, il cipresso, il mandorlo, il sandalo, l’ambra, il ginger, la lavanda, il mandarino, i fiori d’arancio, la rosa turca, la camelia ecc

Per il centenario del profumo e della fabbrica sono stati fatti spettacolari festeggiamenti.

 

Ester Eroli

 

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