Possibile che questi ragazzini si possano rispecchiare in gente che ha più del doppio dei loro anni? Vacca ha dichiarato in un’intervista “Ciò che vedo in questa scena hip hop è che i grandi, che sono in voga da tempo, stanno continuando a sfornare dei dischi –capolavoro, mentre nell’underground non vi sia assolutamente la presenza di astri nascenti”. Premettendo che ormai Vacca faccia tutt’altro che hip hop (la sua è una musica più verso la dancehall) e soprattutto che viva ormai da tempo in Giamaica e dunque, probabilmente ha perso un po’ i contatti con la scena della nostra nazione (viene in Italia solo quando deve cantare nei suoi concerti), vorrei spezzare una lancia a favore delle cosiddette “nuove leve”.
Credo che questi nuovi talenti ci siano eccome, è che semplicemente debbano essere scoperti; basta cercarli e li si trova.
Da Nord a Sud per fare qualche nome a Milano troviamo gente come i Gesta Phonike (di cui Repperino Mc, uno dei più bravi freestyler a livello nazionale, è membro assieme a FB mc, Shoxer e Fiz), oppure i Fra Jamb, divisi tra Milano e Torino (Barf di Milano,JMA di Torino); rimanendo sempre a Torino troviamo ad esempio Dado, così fino ad arrivare alla Puglia, dove i T.K. (composti El Nino de Rua, Sheeba e Marhash) sono sicuramente un esempio lampante di quello che è il vero e proprio “rap da ribellione”. Questi sono ovviamente soltanto alcuni dei nomi dei giovani rapper che si dividono la scena underground del nostro paese,ce ne sarebbero centinaia e centinaia ancora, ho fatto alcuni esempi giusto per far capire che di gente ce ne sia da vendere.
Purtroppo nell’hip hop non sempre ci sono trattamenti equi ed è dura fare molta strada il che è incredibilmente ingiusto.