Il quaderno azzurro

Il quaderno azzurro è un romanzo particolare. E’ scritto in prima persona in un linguaggio semplice con paragrafi brevi da una ragazza di quindici anni di nome Batuk. Lei è bella, appariscente nonostante la tenera età di nove anni viene venduta dal padre indigente che vive con una famiglia numerosa in campagna a un bordello di Mumbai che la ragazza chiama con eufemismo nido. La tenutaria è una donna autoritaria e opaca. Il bordello è un luogo agghiacciante dove ci sono molte prostitute bambine e bambini eunuchi vestiti da donna con cui Batuk entra in amicizia. Lei impara per caso, dopo un ricovero per tbc, in ospedale a leggere e a scrivere. Comincia a scrivere il romanzo della sua vita alternando storie vere a racconti di fantasia che le consentono di sfuggire al grigiore di una vita monotona. La sua bellezza le consente di avere molti uomini ai suoi piedi, ma la iniziazione non è indolore. All’arrivo viene preparata con trattamenti di bellezza anche dolorosi e stancanti, poi viene messa all’asta dai capi del bordello. A vincerla è un uomo maturo che vuole essere chiamato zio e che con violenza e cinismo la  stupra. Poi viene data ad un uomo che la considera sua schiava e che lei deve chiamare marito. Non riesce a ribellarsi perché non sa dove andare. Solo le parole che scrive sul suo diario azzurro la consolano. La sua vita spezzata è fatta di commercio del suo corpo acerbo non ancora formato che i clienti apprezzano. Lei non usa mai termini crudi e invece di incontri amorosi parla di torte che inforna per i suoi clienti con cui è sempre gentile. Le manca l’affetto del padre che non odia per il suo gesto dettato dalla indigenza e povertà. Lei comprende il bisogno, la fame, le ristrettezze. Si adegua alla nuova vita con rassegnazione perché si sfoga nel suo diario segreto. I clienti pagano profumatamente per lei. Lei si sente solo un involucro senza anima.

Il contrasto è fra il mondo esterno crudo e viscido e il suo mondo interiore ricco e variegato, fatto di valori, emozioni, sublimazioni, sofferenze, rispetto umano. Il suo quaderno esprime i suoi sentimenti e lei lo nasconde nel materasso e lo custodisce gelosamente lontano dalla vista della gente. Scrive per salvarsi. Il suo mondo interiore è fatto di delicatezze, di riflessioni profonde.

Poi viene invitata a fare una orgia in un lussuoso albergo dal figlio di un noto personaggio politico del luogo. Lei rimane a bocca aperta davanti al lusso. Viene trattata male, insultata, presa a calci in faccia, respinta, profanata. L’orgia finisce tragicamente con l’intervento della polizia e lei, unica sopravvissuta, viene portata in ospedale dove si salva e dove viene curata non solo delle ferite del corpo ma anche di quelle dell’anima.

L’autore è un medico del Minnesota e scienziato di fama internazionale. Ha ottenuto molti premi per la sua attività di ricerca e viene spesso intervistato dalle maggiori testate giornalistiche americane. Ha collaborato con la Fao e le nazioni unite per progetti di solidarietà internazionale d ha condotto ricerche sulla condizione delle donne  e sul lavoro minorile del terzo mondo.

La ragazzina è stata realmente incontrata dal medico in un quartiere a luci rosse di Mumbai che gli ha ispirato il personaggio di Batuk. Con i proventi ha creato una fondazione a favore dei bambini sfruttati e delle prostitute bambine.

Il romanzo getta luce sul problema della prostituzione minorile e infantile che attanaglia molti paesi.

 

Ester Eroli

 

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