L’attrice Ottavia Piccolo

L’attrice Ottavia Piccolo è nata a Bolzano il 9 ottobre 1949. Si rivela subito giovanissima al grande pubblico con la recita in teatro Anna dei miracoli a soli undici anni, di Gibson per la regia di Squarzina.  Seguono dopo parti prestigiose e ruoli importanti. E’ una delle figlie del principe Salina nel Gattopardo di Visconti nel 1963 e lavora nelle notti bianche di Dostoevskij. Importanti sono anche delle occasioni di doppiaggio. La svolta clamorosa avviene nella sua collaborazione proficua con Giorgio Strehler e comincia la sua recita a teatro in drammi come Re Lear, Andromaca, Romeo e Giulietta, Lancillotto e Ginevra. Al teatro recita in sette minuti per la regia di Alessandro Gasmann. Per il teatro il suo maestro è Luca Ronconi. Nel 1970 realizza anche un 45 giri.  In teatro recita Alfieri, Moliere, Pirandello.

Le si aprono poi le porte del mondo del cinema e partecipa a film di successo come Serafino di Germi, Metello tratto dal romanzo di Pratolini. In Francia realizza molti film e viene apprezzata. Riceve molti premi e riconoscimenti come il nastro d’argento, il globo d’oro, il david di donatello. Realizza film come Faustina di Luigi Magni, l’evaso, Trastevere, la cosa buffa.

Lavora con i più importanti attori del nostro tempo come Villaggio, Pozzetto, De Sica.

Partecipa e interpreta ruoli prestigiosi in sceneggiati per la televisione che rielaborano testi classici come il mulino dei Po, La Certosa di Parma per la regia di Bolognini, La coscienza di Zeno, l’Orlando Furioso, casa di bambola di Ibsen e in miniserie tv come la moglie cinese. Partecipa a spettacoli tv e trasmissioni radiofoniche di successo.

Il suo ruolo più apprezzato è quello nel film la famiglia di Ettore Scola, un vero capolavoro.

Ottavia Piccolo incarna l’attrice d’altri tempi, umile, mite, preparata che alterna cinema e teatro con disinvoltura. Le nuove stelle sono spesso tracotanti, superbe, prepotenti, poco abili nella recita, vanitose e fanatiche, completamente rifatte. Ottavia Piccolo si presenta al naturale, con il suo volto espressivo che vale più di mille facce di porcellana ricreate sotto i bisturi. Se la si incontra per strada saluta con un sorriso radioso. Le altre attrici del momento non salutano e si atteggiano, ci guardano con aria di sfida e superiorità. Il genio lo si riconosce dalla sua umiltà e cordialità.

 

Ester Eroli

 

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