L’importanza del riciclo

L’importanza del ricicloIn tempi di crisi acuta si tende deliberatamente, con destrezza a risparmiare su tutto. Si crea una sorta di autodisciplina e ognuno in famiglia diventa responsabile in tema di spese.  Si prendono case in affitto più piccole  e più cupe, si risparmia sulle visite mediche evitando gli specialisti e le analisi troppo frequenti, si limitano i viaggi di piacere, ci si arrende volentieri al mare vicino casa. Ogni giorno una battaglia disperata per fare la spesa. La gente delusa cucina persino con parsimonia, limita gli acquisti di carne, crea mille barriere. I locali stessi, i bar, le pizzerie risparmiano senza problemi. Tuttavia un nodo in sospeso non ancora sciolto è la questione degli scarti alimentari. Cornetti prossimi alla scadenza, yogurt, dolci, vengono gettati nei cassonetti velocemente proprio davanti alla stessa attività commerciale. I cassonetti si riempiono di mosche e zanzare e gli zingari, i senzatetto vengono sorpresi dai passanti  a rovistare tra la spazzatura. Gelati scaduti, liquori, paste, vengono raccolti dai vagabondi  e smistati fra i diseredati. Ogni giorno, ogni attimo folle di indigenti rovistano fra la spazzatura senza alcun rispetto per l’igiene. Ogni negozio fa la sua bella piazza pulita senza guardare in faccia  a nessuno, senza chiedere agli altri negozianti se hanno bisogno di quel prodotto prossimo alla scadenza. I prodotti giacciono negli appositi contenitori senza alcuna precauzione, alla mercè di tutti. Nelle periferie, dove i politici latitano, i cassonetti stracolmi vengono saccheggiati e gli oggetti avanzati vengono lasciati in terra senza riguardo. Ogni giorni i cittadini arrabbiati devono fare i conti con questa realtà. Spesso i vagabondi accompagnati dai cani lasciano che questi sporchino la zona antistante i cassonetti. Ci sono stati anziani che sono scivolati con la pioggia sugli escrementi. Bisognerebbe creare allora un punto di raccordo per ogni zona dove poter portare gli avanzi, gli oggetti inutili, i cibi prossimi a scadenza. Un punto sorvegliato, efficiente, che non sia molto lontano dal quartiere interessato. Invece spesso i rifiuti seguono strade tortuose, giri viziosi. Il cambiamento del volto delle città deve partire da queste cose. Invece l’immagine delle città italiane è quello di città sporche e decadenti. Solo il centro storico talvolta appare impeccabile per i turisti ma ultimamente a Roma nemmeno quello. Anche in centro si assiste a un degrado senza precedenti. Spesso si vedono turisti fotografare montagne di rifiuti  sogghignando.  Nel punto di raccordo creato poi lo smistamento delle merci dovrebbe avvenire fra i bisognosi in modo rapido, senza tanta burocrazia. Invece ogni giorno si buttano grossi quantitativi di cibo.

 

Ester Eroli

 

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