MADRI

 

You’re never too grown to get cuddles from mom

La festa della mamma ha origini molto antiche, pagane, risale al tempo dei Greci  e dei romani quando in primavera davano vita ai riti della fertilità   e della abbondanza. Il culto riguardava le divinità della fertilità che erano tutte femminili e che preparavano alla bella stagione. La festa venne introdotta per la prima volta nel 1870 negli stati uniti in seguito alla richiesta di una donna femminista, attivista per il suffragio universale,  pacifista che morì in maggio. La prima vera festa ufficiale fu quella del 10 maggio 1909 e si usò come simbolo il garofano bianco che era il fiore preferito della madre di Anna l’attivista.

In Italia nel 1933 il regime fascista inaugurò il 24 dicembre la giornata delle madri e del fanciullo. Nel 1956 si cominciò a festeggiare la seconda domenica di maggio per volontà di un sacerdote di Assisi che prese l’iniziativa, per ricordare le madri dei soldati morti durante la prima guerra mondiale.

La festa della mamma, nome che deriva da mammella, è in verità una festa mobile. In Albania si festeggia a marzo, in Francia l’ultima domenica di maggio, in Norvegia a febbraio, in Egitto a marzo, in Argentina la seconda domenica di ottobre. In svizzera la festa è stata introdotta nel 1917, in Finlandia nel 1918, in Austria nel 1924. Negli anni cinquanta in Italia la festa della mamma si celebrava l’otto maggio. In Inghilterra dall’ottocento che si celebra in quaresima. In Francia c’è pure la festa degli uomini e dei padri che si festeggia il due agosto a ricordo dei soldati francesi delle campagne napoleoniche. In Giappone, dove c’è pure la festa dei figli, si usa per la madre i colori rosa, viola, bianco e verde. Il fiore per le madri è la azalea, e la potentilla che è una pianta che quando piove si piega e chiude per proteggere i suoi fiori come una madre protegge i figli. Il simbolo di maternità è  pure la rosa bianca.

Ci sono altre ricorrenze importanti, il 15 maggio è la festa della famiglia, il 15 ottobre la festa dei bimbi mai nati, il 10 aprile la festa dei fratelli e sorelle, il 10 ottobre la festa dei bambini il 22 ottobre la festa della suocera.

Negli ultimi il desiderio di maternità si è affievolito a vantaggio della carriera. La vita frenetica consente di avere un solo figlio che di solito cresce presuntuoso e viziato. Il crollo delle nascite è un problema sociale che solleva interrogativi. Gli anni molto prolifici sono finiti, appartengono al passato. Le figlie uniche sono sempre più viziate, truccate già in tenera età. Sembra che non ci siano alternative. Bisogna ammettere di aver fatto politiche per la famiglia errate. Bisognerebbe ricondurre sulla retta via magari riducendo gli orari di lavoro per le madri e correggere alcune leggi. Nel caso di politiche favorevoli ci sarebbero più aspiranti madri. Certo crescere un figlio costa in termini di sacrifici ed economici. Poi questo figlio non trova lavoro, è oggetto di bullismo, è perseguitato per eventuali difetti fisici e allora subentra la scelta ragionata di non avere figli. Averli significa metterli in una condizione disagevole. La piaga del bullismo è quanto mai attuale.

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