MAMELUCCHI

Il regno dei Mamelucchi si sviluppò intorno al XIII secolo fino al XIV principalmente in Egitto. I capi erano per lo più arabi e turchi appartenenti a grandi reggimenti militari di cavalieri. Il capo supremo era un sultano arabo. Le prima basi militari sorsero sul Nilo Sconfissero i crociati nella battaglia di Al Masura, in cui fu fatto prigioniero Luigi IX di Francia. Il regno fu fagocitato da quello degli ottomani che spostarono il centro del potere ad Instabul nel 1517. Gli ottomani consentirono ai mamelucchi di diventare vassalli e dirigenti del potere centrale.

Napoleone li sconfisse nella battaglia delle Piramidi. I mamelucchi poi lottarono per indipendenza dagli ottomani. La riconquista portò a lotte interne intestine anche sanguinose che indebolirono il potere e il controllo dei territori. Erano organizzati per lo più in complessi di famiglie sotto la guida suprema di un sultano.

I mamelucchi si imposero come mecenati delle arti, e realizzarono opere architettoniche di pregio specie nel centro antico del Cairo. Nella capitale e nelle province si realizzarono palazzi storici, biblioteche, moschee, centri di culto, edifici pubblici, centri di assistenza e beneficenza. I progetti condotti da maestri furono grandiosi, e fatti su disegni originali  Si realizzarono minareti, cupole, monumenti . Si facevano pure progetti in contemporanea per assecondare lo zelo religioso e sottolineare il proprio ruolo politico e strategico. Gli edifici avevano varie funzioni. Si realizzarono scuole, centri commerciali, mercati, tombe, mausolei, complessi religiosi, centri di carità. Alcuni edifici furono anche ristrutturati nel tempo.

I progetti erano individuali e originali. Le decorazioni ispirate a modelli distinti, con motivi floreali, geometrici. Si costruirono anche strade e  giardini, ospedali, magazzini, rifugi per pellegrini, fondazioni religiose, cimiteri, ponti.

In architettura si individuano due periodi. Nel primo periodo prevale il legno, gli intarsi, il chiaroscuro, le vetrate smerigliate, i vetri smaltati e dorati, i metalli intarsiati  che raggiunsero nel loro stile pure l’Europa.

Possiamo dire che gli studi odierni trascurano sempre questi aspetti culturali specie nelle scuole di occidente.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.