Matrimoni

Ai nostri giorni i matrimoni sono sempre più in crisi. Spesso da essi si trae solo amarezza e solitudine. Le cifre della separazione sono eloquenti. Molti non credono più nel matrimonio e se ritrovano qualcuno dopo la separazione sono sospettosi, sfogano sul malcapitato la loro rabbia. Dopo la separazione molti restano amici o comunque in buoni rapporti, altri chiudono ricordando gli schiaffi e l’indole aggressiva del compagno/a. Di solito poi non si frequentano più i luoghi del passato perché ricordano una sconfitta. Solo pochi mettono da parte orgoglio e diffidenza. Le donne concludono che gli uomini sono tutti uguali capaci solo di portarti in luoghi appartati e romantici per poi dimenticarsene nel tempo. Certo gli uomini inaffidabili non cambiano mai e lo restano per sempre. Ci sono poi uomini bravi ma che hanno un pessimo carattere soggetto a sbalzi di umore. Anche gli uomini concludono che le donne sono tutte uguali vanitose e strane. Molti chiudono non cercando più legami sentimentali.

Il problema è che non si cerca mai di rimediare, di confidarsi, di pensare al futuro. La lite messa in moto viene alimentata come un fuoco anche da parenti che si immischiano. L’infelicità serpeggia come un veleno che tutto inquina. Chi ha alle spalle un matrimonio fallito vuole che anche gli altri siano infelici nel suo inconscio per una specie di rivalsa.

Si parte sempre con il piede sbagliato. In primis ci si sposa con l’idea che tanto c’è il divorzio e poi non si alimenta la fiamma d’amore che presto si spegne e diventa cenere.

Molte spose tolgono subito dal comò della camera la foto più bella delle nozze. Le foto dei ritratti, i poster vengono subiti dismessi favorendo la dimenticanza.

 

Ester Eroli

 

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