Mercati rionali

Molti mercati rionali stanno scomparendo mutando il volto di città, di centri storici. I mercati erano luogo di incontro, di aggregazione un po’ come la chiesa parrocchiale di un quartiere. Un mercato esprime l’identità di una comunità, di un quartiere, di un gruppo etnico, di un popolo, di una razza. Sono pochi quelli che resistono alla concorrenza di supermercati, ipermercati, centri commerciali. I centri commerciali sono sempre situati fuori città, nelle zone periferiche, invece il mercato ha il vantaggio di essere collocato nel cuore del quartiere.

Un mercato che resiste alla crisi a Roma è quello di trionfale che richiama molti visitatori e turisti attratti dalle sue caratteristiche merci. E’ il più noto e importante mercato romano con più di duecento banchi addetti alle vendite. Negli anni trenta si trovava in via Andrea Doria ed esponeva molti prodotti raffinati e primizie.

Nel 2009 è sorto il nuovo mercato in vetro e cemento con parcheggi specifici e 320 posti auto. I box hanno colori diversi a seconda delle categorie di vendita. il verde per verdura e frutta, il blu per il pesce, il rosso per la  carne e cosi via. Viene venduta carne di varie provenienze. In fondo al mercato troviamo le aziende agricole dei contadini che vendono al dettaglio olio, vino, prodotti di stagione, porchetta, pasta fresca, spezie,  quaglie, miele biologico, tacchino, castagne, frutta secca, salumi, tarocchi, puntarelle, cereali, formaggi, baccalà ecc.

Ci sono inoltre banchi che vendono giochi, scarpe, abbigliamento, marmellate, miele, decorazioni natalizie, frutta esotica, sushi, molluschi. Ci sono quelli che vendono prodotti per stranieri e celiaci, e prodotti già pronti come minestroni, hamburger, ecc.

I gestori sono addirittura di terza generazione proveniente da varie zone del Lazio. Molti banchi, anche uniti, propongono oggetti e prodotti fatti a mano come centrini e merletti.

Lo smaltimento dei rifiuti è particolare, si smaltisce di tutto dal legno al vetro e i rifiuti del singolo vengono pesati e vanno a costituire il credito su un conto personale.

il mercato avrebbe dovuto avere anche un asilo, una biblioteca, una posta ma come accade in Italia i lavori vengono sempre lasciati in sospeso.

 

Ester Eroli

 

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