MONDAINO

Mondaino è un paese  che si trova a sud di Rimini quasi al confine con le Marche in una zona collinare a 13 km dal mare. Il toponimo è gotico e significa luogo fortificato. In questo paese ogni anno si svolge il latinus ludus un concorso di traduzioni latine per studenti di scuole superiori e non. Qui troviamo pure il museo paleontologico con importanti reperti fossili del miocene.

In via Secondaria Levante troviamo il museo delle ceramiche, una mostra permanente delle maioliche mondainesi. Sono esempi di eccellente arte figurativa e ci sono oggetti di varie epoche, a partire dalla seconda metà del quattrocento. Gli oggetti repertati sono il frutto di indagini archeologiche condotte nella zona e nella rocca malatestiana, e di scoperte casuali.

Nel settembre del 1995 in seguito ai lavori di manutenzione della parco delle Fratte furono ritrovate un numero considerevole di ceramiche e scarti di bottega della zona di produzione locale. I ritrovamenti preziosi furono tutti documentati anche da personaggi di spicco e esperti del settore. Le ceramiche antiche e i reperti furono catalogati in ordine cronologico per ricostruire sapientemente la storia della produzione della ceramica locale. Si ebbe per la costruzione del museo la collaborazione di studiosi e singoli cittadini. Le collezioni pregiate frutto di donazioni riguardano soprattutto il sedicesimo e il diciottesimo secolo. Nel museo troviamo anche semilavorati e scarti di produzione di forni che si trovavano nel perimetro del paese. Troviamo pure frammenti del diciassettesimo secolo.

Nei pannelli espositivi viene indicata la modalità di fabbricazione, le sue fasi e ricostruito un laboratorio artigiano del cinquecento, una tipica bottega di ceramista  con tutti gli attrezzi usati all’epoca. Le industrie della zona usavano dei precisi procedimenti estrattivi con attrezzature particolari alcune di uso quotidiano. All’interno troviamo anche una tavola di ricchi imbandita con ceramiche, ricostruzione fedele di un ricco desco di nobili. Nel cinquecento si usavano stoviglie e piatti decorati anche con gli stemmi e con i simboli della casata. Nella mensa anche i ceti medi usavano porcellane finissime specie nel diciottesimo secolo. I manufatti esposti sono tutti cinquecenteschi ricchi di decorazioni, incisioni. I prodotti venivano prima cotti in forno e poi decorati. Sono esposti pure trattati in materia in tre libri.

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