NAROCOLESSIA

La narcolessia è un disturbo del sonno , spesso confuso con la epilessia, caratterizzato da una sonnolenza eccessiva durante il giorno con ripetuti episodi di addormentamento  e sonnellini  di varia durata che colgono in qualsiasi momento  anche durante delle normali attività come lavorare, guidare, parlare, mangiare. Il sonno è incontrollato, anche se il soggetto è cosciente. Questo fenomeno è involontario. Il fenomeno è accompagnato da debolezza muscolare anche solo temporanea, insonnia notturna, disturbi del sonno, allucinazioni, capogiri, difficoltà di concentrazione, stanchezza cronica, mancanza di forze, confusione, dondolio del capo, cedimenti alle gambe, vista offuscata, mascella cadente, caduta di oggetti dalle mani, risvegli notturni, tristezza e euforia alternati, perdita del controllo, alterazioni delle emozioni, obesità,  visioni, sogni a occhi aperti, allucinazioni visive e sonore, paralisi degli arti e della favella,  comportamento automatico anche se non tutti i sintomi sono presenti in simultanea. Le cause sono molte e non tutte di tipo neurologico. Le ricerche scientifiche parlano di eredità del patrimonio genetico, di problemi al midollo spinale, di uso improprio di alcuni farmaci e vaccini come quello contro l’influenza suina e di altri fattori come una alternazione anatomica celebrale  o di una rara mutazione genetica, di infezioni virali o stress, mutazione dei linfociti, fattori ambientali   . In sostanza si tratta generalmente aldilà dei casi limite di una anomalia del cervello nel sistema nervoso centrale  che elabora una errata  alternanza delle due fasi principali del sonno. Il problema riguarda i neuro trasmettitori che sono i messaggeri chimici usati dai neuroni che non funzionerebbero bene per cui il soggetto non raggiunge il sonno profondo e resta nella fase rem dove il riposo non è totale.

In Italia ci sono pochi casi, più numerosi sono in Giappone  Stati Uniti. I rimedi sono dei farmaci che hanno però molti effetti collaterali oltre che un adeguato stile di vita in rapporto alla patologia. Si può scoprire con dei test, con la risonanza, con una visita specialistica, con le cliniche del sonno dove si ha la registrazione della attività celebrale, oculare, cardiaca nel sonno con varie misurazioni.

Di solito i soggetti affetti al lavoro e a scuola sono definiti pigri, fannulloni, svogliati  specie gli adolescenti. I coetanei li deridono e li provocano. Per questo molti non dichiarano la malattia, preferiscono tacere invece sarebbe bene dire come stanno le cose per evitare conseguenze disastrose. Per combattere la malattia occorrono molte precauzioni come evitare  alcol fumo, cibi pesanti, mangiare frutta e verdura, evitare rumori molesti, fare sport non di sera, fare bagni caldi prima di coricarsi, evitare forti emozioni, schiacciare piccoli pisolini pomeridiani dopo i pasti, evitare sport estremi, evitare stress e sforzi fisici notevoli.

Ester Eroli

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