OPPRESSIONI

Ci sono padri che sono morbosamente e ossessivamente gelosi delle proprie figlie, vogliono proteggerle, impedire che commettano errori, vogliono che si preservino vergini fino alle nozze, vogliono che siano studiose, attente, che ottengano il successo in ogni campo, spesso pretendono accortezza, serietà. Una figlia deve rendere il massimo, per compensare la delusione per il fatto che non è nata maschio. Spesso per molti padri avere figlie femmine è una vera batosta. Molti lo accettano con serenità ma pretendono il massimo e non accettano delusioni di sorta. Con il tempo molti si rendono conto che una figlia può dare soddisfazioni più di un maschio vanesio e sfaccendato e soprattutto viziato da nonni e zii. Avere una figlia può essere un privilegio, sono più attaccate alla famiglia e rispettano i genitori, i figli maschi si lasciano trascinare dalle consorti e rispettano più i parenti di lei,

Molti padri prestano attenzione alla vita delle figlie, spiano le telefonate, ascoltano le conversazioni, controllano la posta, i diari, osservano tutto fingendo di non vedere, guardano le frequentazioni e soprattutto impongono divieti e proibizioni. Impediscono di fare certe esperienze, proibiscono la visita di certi luoghi equivoci, scrutano gli abiti, regolano i viaggi delle figlie scegliendo mete prestabilite, controllano le amiche, il rendimento scolastico, la palestra, i corsi di lingua e di danza. Controllano tutto imperterriti come agenti di polizia. Sono in apprensione se la figlia è in ritardo e non rispetta gli orari di rientro, sono presi da convulsioni se scoprono che la figlia ha dei giovani spasimanti. Sono in subbuglio se scoprono una eventuale relazione sentimentale. Sono impazienti di controllare, verificare, umiliare la figlia scapestrata. Spesso anche padri giovani si dimostrano acciecati dalla gelosia. Gli anziani in confronto sono più clementi.

Le figlie oppresse non possono frequentare locali da ballo, agghindarsi per le feste, tingersi i capelli, fumare, portare minigonne, truccarsi, ballare nelle discoteche, attardarsi in strada con gli amici, guidare di notte, rientrare tardi, fare regali costosi, comprare abiti sgargianti. Devono dimostrare sempre compostezza, saggezza. Le gonne non devono lasciare intravedere il ginocchio. Le ragazze crescono timide, insicure, fragili, ingenue, deboli, ritrose, paurose. Hanno sempre l’aria angelica. Sono tranquille, troppo studiose. Il loro stato d’animo è malinconico perché non si sono mai divertite veramente, non hanno mai partecipato ai giochi di gioventù. Spesso però queste persone oppresse appena hanno una occasione, appena si apre uno spiraglio si gettano a capofitto. Diventano sfrenate, non si sanno contenere. Commettono per la fretta sbagli grossolani, in amore prendono abbagli non avendo alcuna esperienza sul campo. Non si sono mai intrattenute con degli uomini e non sanno gestire in modo sano un rapporto. Vengono raggirate, tradite dal primo venuto per cui nutrono affetto e simpatia..  Assecondano in modo errato emozioni e passioni violente. Si lasciano trascinare dai desideri. Si innamorano perdutamente senza riflettere e ne pagano un prezzo salato. Non sanno controllare i sentimenti. Nei rapporti con gli altri non sono decise. I loro comportamenti sono poco vigorosi. Non sanno prendere nelle situazioni il toro per le corna. Di solito in età  matura hanno atteggiamenti infantili e seguono le passioni, in pratica fanno tutte quelle esperienze che non hanno fatto in giovane età.

Ai padri conviene lasciare più spazio alle figlie e conviene lasciarle più libere.

 

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