PERSEVERANZA

Negli ultimi tempi ci sono delle scuole, delle agenzie che propongono agli allievi corsi di preparazione sulla perseveranza ossia sulla capacità di non arrendersi davanti alle difficoltà per il raggiungimento di un obiettivo specifico, sulla costanza di un atteggiamento virtuoso. Il fattore fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo è sviluppare delle convinzioni personali, delle capacità di concentrazione e pianificazione seguendo delle strategie.

In primo luogo bisogna imparare ad interiorizzare le esperienze, w sviluppare la propria personalità emotiva ricorrendo a diverse energie e imparare a educare la coscienza. Poi in seconda battuta occorre imparare il rispetto per gli altri punti di vista seguendo dei meccanismi di tipo piscologico. Bisogna imparare ad essere concreti, credibili e ad avere vere motivazioni per agire. Con chiarezza bisogna bloccare le negatività e gli ostacoli. Le sconfitte vanno metabolizzate con la resistenza. Ogni tanto bisogna gratificarsi e seguire con slancio le proprie passioni. Bisogna arricchire se stessi e abituarsi alla perseveranza attraverso lo sviluppo delle nostre qualità e con l’autostima. Non si deve pensare alle eventuali delusioni e fallimenti, ci vuole determinazione, disciplina, pensare positivo. Il lavoro interiore deve essere accompagnato dalla esperienza, dalla volontà di cambiamento, dalla pazienza, dalla crescita della mente. Non si deve rimandare mai. Le inclinazioni naturali vanno assecondate, non si deve soffocare il talento- Il processo di maturazione prevede equilibrio, reazione, consapevolezza delle proprie doti. Bisogna ascoltare la voce interiore, vivere in armonia con le nostre passioni senza preoccuparsi del giudizio degli altri. Conta la potenza del pensiero evitando però ossessioni. Alla fine di un lungo processo mentale potremo approdare alla creazione originale. Bisogna abituare la mente ad elaborare un piano di azione aperto verso il nuovo. Per produrre cambiamenti positivi bisogna lavorare giorno per giorno. Le scelte devono mirare al blocco dei venti contrari, quindi bisogna stare sempre all’erta.

La perseveranza è legata alla organizzazione di strategie mentali per obiettivi specifici. Non ci si può accontentare bisogna osare scavando nell’intimo. La gestione degli obiettivi richiede uno stato mentale agile e puro. Ci deve essere sempre una spinta motivazionale, pena di energia e  eccitazione.

Spesso i giovani non sono perseveranti, passano di palo in frasca, passano da uno sport all’altro senza soffermarsi. I giovani cattolici stessi non perseverano nella preghiera, sono incostanti. Alla fine i risultati sono scarsi e mediocri, bisogna concentrarsi su quello in cui si crede, indipendentemente dalle opinioni e dalle critiche altrui.

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